Dal 24 novembre la Biblioteca Comunale Antonelliana di Senigallia ospiterà una mostra di fotografie di Italo Pelinga dal titolo “L’evocazione della luce”. Si tratta di 25 scatti che testimoniano una ricerca poetica, attraverso il mezzo fotografico, alla quale Pelinga si è dedicato già da molti anni. Una passione per lui nata ben prima che l’esperienza lavorativa, per lungo tempo al Musinf e poi alla stessa Biblioteca Antonelliana, lo portasse a conoscere e a frequentare i maestri della cultura fotografica senigalliese e nazionale.

Pelinga ha sempre fotografato per se stesso, prestando poca o nessuna attenzione agli aspetti tecnici del mezzo (molti di questi scatti sono stati realizzati con semplici “compatte” se non addirittura con cellulari), soddisfatto che le immagini prodotte riuscissero a spiegare, prima di tutto a se stesso appunto, il significato di ciò che vedeva e osservava. E il filtro di questo “guardare” è stata da sempre la poesia. Non per nulla molte delle immagini esposte nella mostra sono accompagnate da testi che vanno da Ungaretti a Beaudelaire, da Luzi a Saba, da Pasolini a Pascoli, da D’Annunzio a Evtušenko.

Il filo conduttore di questa selezione di fotografie non poteva che essere la “luce”. Ma ricordando come un noto critico aveva scritto di “evocazione dell’ombra” a proposito di Mario Giacomelli, evidenziando l’attitudine della luce a svelare il buio inteso come metafora di quanto di più indicibile e oscuro tormenta l’animo umano, in queste fotografie si tenta il percorso specularmente opposto, il riscatto della luce come promessa o almeno come speranza: un’alba ancorché incerta, piuttosto che un inquietante tramonto.

La mostra di Italo Pelinga sarà liberamente visitabile nella piccola galleria adiacente alla sala lettura dell’Antonelliana, durante gli orari di apertura al pubblico della biblioteca.