Comitato Difesa Ospedale Senigallia: “disabilità, regolamento da rivedere”
Il Comitato: "entriamo nel merito, con una proposta concreta"
Girolametti nel suo comunicato sulla disabilità è molto fragile.
Non rispondiamo alle polemiche perché l’argomento è troppo importante per perderci dietro alle sue sciocchezze e entriamo subito nel merito.
Noi ci rivolgiamo a lui in quanto Assessore alla Sanità e ai Servizi sociali di Senigallia e critichiamo la sua politica sanitaria e sociale, avallata purtroppo anche dal Sindaco Mangialardi, che non tutela il benessere dei cittadini.
Per l’Ospedale abbiamo già scritto molte volte a causa delle promesse mai mantenute così come per il sociale dove abbiamo più volte criticato il suo operato per noi poco solidaristico.
Sempre nel merito, non con sciocchezze come le chiama lui ma con una proposta.
Grotteschi l’atteggiamento e il comunicato sulla questione disabilità.
Se il nostro tono è appassionato, ma mai volgare, ce ne freghiamo delle critiche perché per noi le persone sono più importanti, soprattutto quelle più fragili, e se lui se la prende allora cambi politica.
Questa volta il tema del contendere è l’aumento da 0 a 400 euro del servizio erogato ad un disabile maggiorenne, orfano di entrambi i genitori. Caso particolare ma non l’unico per i costi esorbitanti.
Andiamo a evidenziare l’oggetto di discussione comparandolo con altri di nostra conoscenza.
Il nuovo Regolamento del Comune di Senigallia tanto caro all’Assessore prevede di presentare a norma di legge l’ISEE della persona che riceve il servizio, disabili o altri soggetti fragili.
Il disabile “maggiorenne in questione, orfano di genitori, deve presentare l’ISEE “personale” ma avendo ereditato la casa dei genitori rientra purtroppo nella fascia economica dall’immobile.
Invece il disabile “minorenne”, poichè soggetto alla patria potestà, deve presentare l’ISEE “della famiglia” e rientrare così nella fascia reddituale del nucleo familiare.
Quindi due ISEE diversi ma con lo stesso risultato vessatorio.
Il disabile minorenne per lo stesso servizio passa da un costo di 30 euro a 400 euro al mese, il maggiorenne sempre per lo steso servizio addirittura da 0 a 400 euro al mese.
Dr. Girolametti trova la differenza ? E’ una cosa equa questo regolamento? Che aumento è stato fatto e questo è forse in linea con l’indicizzazione e il costo della vita?
Visto che lei parla di numeri, ci dica e commenti questi numeri. Siamo tutt’orecchi.
Quindi, nel caso in questione, il disabile orfano maggiorenne subisce oltre al danno affettivo, la perdite dei genitori, anche la beffa di un costo esorbitante che lo vede per esempio pagare 8 euro l’ora per andare a fare una passeggiata per il corso.
Sempre che se lo possa permettere perché altrimenti deve rinunciare al servizio.
Trova equo questo accanirsi su una persona fragile, priva degli affetti più cari, e obbligarlo a rinunciare alla poca vita sociale, seppur limitata, ma l’unica rimasta a disposizione?.
Noi da cittadini senigalliesi quali siamo lo conosciamo e lo vedevamo passeggiare al centro con il suo operatore e ora, se non lo vedremo più per rinuncia del servizio, ci mancherà perché per noi era ed è una persona, fragile, non un numero.
L’unica cosa equa che dia i numeri certi, quelli che a parole stanno tanto a cuore a lei, è rivedere interamente il regolamento, tanto difeso ma rigettato dai cittadini e stabilire fasce economiche accessibili ai nuclei familiari.
In soldoni la richiesta di questo Comitato Cittadino è quella di trovare una formula che veda un aumento del costo dei servizi che non spaventi le famiglie, graduale e con il loro accordo.
Da
Comitato Difesa Ospedale di Senigallia
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