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“Rompere la gabbia dell’Unione Europea”, un ciclo di incontri a Senigallia

Eurostop Marche e Laboratorio Sociale "Filippo Benedetti" promuovono approfondimenti su temi economici e politici

Festa dell\'Olio Nuovo 2018 - Scapezzano di Senigallia
Rompere la gabbia dell'Unione Europea - ciclo di incontri a Senigallia

Eurostop Marche, in collaborazione con Laboratorio Sociale “Filippo Benedetti” Senigallia., invita tutti e tutte a un ciclo di approfondimento sui temi dell’economia e delle politiche Europee.

Un’occasione per capire come l’UE incide sulla vita dei cittadini e come le politiche di austerity stanno aggravando gli effetti della crisi finanziaria, specialmente nei paesi definiti, con accezione dispregiativa, “PIGS”.

Questo ciclo è volto a sensibilizzare sulle contraddizioni e sui dogmi totalmente arbitrari di quella che riteniamo essere una vera e propria gabbia, la cui rottura rappresenta un passaggio necessario verso la costruzione di un sistema alternativo, realmente basato sul miglioramento delle condizioni sociali nei paesi euromediterranei.

– Giovedì 8 novembre ore 21:00 @ Gratisclub Senigallia –
L’Unione Europea, i perchè del no

Negli ultimi anni, la distruzione di diritti sociali, la precarizzazione del lavoro e i tagli a servizi fondamentali, quali sanità e istruzione, hanno aggravato le condizioni di vita di milioni di cittadini italiani ed europei. La crisi, utilizzata come strumento intimidatorio nei confronti delle classi popolari, è stata la leva necessaria per imporre queste violenze: debito pubblico, spread e deficit sono tuttora utilizzati per sedare le tensioni sociali e far accettare passivamente la perdita dei diritti strappati con oltre un secolo di lotte.
Ne parleremo con Lorenzo Trapani (Potere al Popolo)

Rompere la gabbia dell'Unione Europea - ciclo di incontri a Senigallia - locandina– Giovedì 22 novembre ore 21:00 @ Gratisclub Senigallia –
UE e democrazia: l’Unione impossibile

Lo scorso anno milioni di catalani e catalane sono andati a votare per il referendum sull’autodeterminazione sfidando i divieti del governo di Madrid e l’indiscriminata repressione di un vero e proprio esercito di occupazione. Si è trattato del più massiccio atto di disobbedienza civile e politica mai avvenuto in Europa negli ultimi decenni, in nome della sovranità popolare e della democrazia, seguito due giorni dopo dallo sciopero generale più imponente realizzato dalla morte del dittatore Francisco Franco.
Una vera e propria sfida con, da una parte una Repubblica sostenuta da una popolazione partecipe e determinata, dall’altra una Spagna monarchica e autoritaria in cui gli elementi di continuità col franchismo sono numerosi, sostenuta dall’Unione Europea e dalle grandi imprese.
Oggi l’autonomia catalana è stata ridotta e commissariata e decine di dirigenti e militanti politici sono stati rinchiusi in prigione per reati politici o sono stati costretti all’esilio.
Pensiamo sia quindi lampante l’esempio di quanto accaduto in Catalogna per dimostrare quanto l’organismo dellUnione Europea sia impermeabile alla democrazia, laddove la volontà popolare sia d’ostacolo al disegno politico auspicato dalle grandi élite europee.
Ne parleremo con il giornalista Marco Santopadre, autore di “La Sfida Catalana. Cronaca di una Rivoluzione incompiuta”

– Giovedì 6 dicembre ore 21:00 –
PIGS: la vendetta dei maiali

La sbornia europeista degli scorsi decenni si è ormai frantumata davanti ai pesantissimi costi sociali imposti da una UE che risponde solo agli interessi di banche, multinazionali e classi dominanti.
Nei paesi Pigs (Portogallo, Italia, Grecia, Spagna), e non solo, la voglia di vendetta contro i diktat europei è venuta crescendo negli anni. Al momento solo l’Italia ha affidato questa “vendetta” a un voto che ha premiato una forza reazionaria come la Lega e una forza intermittente/interclassista come il M5S. Negli altri paesi Pigs le cose stanno diversamente, così come in Francia. Ed è tempo non solo di porsi le domande sul perché, ma anche di cominciare a dare risposte. L’ipotesi di costruire un’area alternativa euromediterranea come soluzione alla fuoriuscita dall’Unione Europea e dall’Eurozona (e dalla Nato), è ormai andata oltre un dibattito accademico e tra economisti per diventare un’opzione politica su cui lavorare.
Preparare e organizzare la “vendetta dei maiali” e una fuoriuscita di segno progressista, antiimperialista, anticolonialista e popolare dalla gabbia dell’Unione Europea, sta diventando sempre più urgente. Per combattere e battere concretamente la falsa polarizzazione tra euroliberali ed euronazionalisti su cui le classi dominanti vorrebbero chiudere il quadro e mantenere la loro egemonia sui lavoratori e i popoli europei e del Mediterraneo.
Interviene Luciano Vasapollo (Eurostop.info), economista, professore di politica economica all’Università La Sapienza (Roma) – autore di “PIGS – La Vendetta dei Maiali”.

Commenti
Solo un commento
Mario2 2018-11-06 09:01:34
Sarebbe anche ora di lasciar perdere le cazzate e le ideologie del secolo scorso per dedicarsi ai problemi reali. Prima dell'europa però vanno risolti quelli che abbiamo in casa.
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