Comitato per la Difesa dell’Ospedale di Senigallia ancora all’attacco di Girolametti
Una denuncia da parte di un familiare di un disabile per gli aumenti subìti scatena una nuova querelle con l'Assessore
Ormai Girolametti non ci sorprende più – 30 ottobre ore 18.07
Un familiare con la tutela di un disabile denuncia sui social la discriminazione in atto da parte del Servizi Sociali del Comune di Senigallia nei confronti dei più deboli.
Il cittadino protesta per l’aumento stratosferico attuato dai servizi sociali ai disabili. Praticamente critica i fautori di un regolamento discriminatorio che vede, non tutte, ma alcune persone bisognose passare da un servizio gratuito ad un servizio “inaccessibile” per l’enormità della cifra da sborsare.
Nel caso in questione si è passati da un servizio “gratuito” di circa 50 ore settimanali ad un “costo mensile” di 400 euro al mese. Mica bruscoline!
Che aumento è stato fatto Assessore Girolametti?
Che percentuale è stata applicata? Ed è etica e morale nei loro confronti?
Forse il nostro paladino non sa che una famiglia con un componente disabile ha già delle spese spropositate che una famiglia normale non ha: adeguamenti alla casa, medicinali, scarpe, vestiti, occhiali, attrezzi specifici per agevolare la vita di chi è disabile al 100×100. Eppure è medico, no?
A fronte di questa discriminazione nei confronti dei più deboli il familiare fa anche una proposta provocatoria: “omissis… Caro Sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi caro Assessore Carlo Girolametti, ci vuole un bel coraggio ad applicare la regola del’ISEE per un disabile, se volete dato che a voi piace tanto possiamo andare in Tunisia prendere un barcone ed entrare in Italia come profughi, forse in questo modo i nostri disabili, ritorneranno ad avere i fondi per le loro esigenze.”
Apriti cielo!! Arriva la risposta piccata di Girolametti, che chiama la protesta del cittadino “sciocchezze in malafede o perché non sa”, che lui non ha colpa del regolamento perché stabilito dalla legge, che addirittura dovrebbe essere ringraziato ma che, lascia intendere, vi rinuncia per magnanimità.
Quando non si è d’accordo, Girolametti, da perfetto paladino del pluralismo democratico del confronto, chiama sciocchezze o chiacchiere da Bar le diversità di pensiero.
Questo il suo dialogo preferito!
La realtà inconfutabile è invece questa.
L’Assessore quando afferma che la decisione è nazionale e non del Comune dice 2 cose: la prima vera perché stabilito dalla legge, la seconda non è vera perchè il nuovo Regolamento è una decisione tutta del suo Servizio, vedi il video del 01 dicembre 2017, e che nessuno gli ha imposto.
L’accordo fatto poi con una associazione è frutto della sua fantasia vista la risposta, carina e apprezzata dalle famiglie (si fa per dire!), di far pagare non solo in modo esorbitante ma anche retroattivamente il Servizio.
Pretendere anche un grazie dalle alle famiglie dopo aver aumentato il servizio da 0 a 400 euro al mese penso sia veramente troppo, anche per lui. Magari non ci ha fatto caso!
Girolametti sappia infine che questo regolamento penalizza due volte il disabile in questione.
La prima volta perché tartassa economicamente il nucleo familiare che lo accudisce, che invece andrebbe salvaguardato per l’impegno profuso, la seconda perché va ad accanirsi su un soggetto fragile che ha avuto anche la disgrazia di vedersi privare dalla vita di entrambi i genitori penalizzandolo nei servizi.
E non ha pensato nemmeno al dolore provato dai genitori al momento del trapasso per non poter più accudire il loro amato figlio, che ora penalizza ancor più obbligandolo a rinunciare al servizio.
Questo non ci sta bene e lo diciamo forte e chiaro all’Assessore Girolametti e anche al Sindaco Mangialardi che invece avrebbe dovuto vigilare, cosa che non ha fatto. #facciamocisentire
da Comitato per la Difesa dell’Ospedale
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