“Uguali diritti in assegnazione case popolari: proposta bocciata perchè della Lega”
"Consiglio Comunale surreale a Senigallia. Era favorevole alla delibera anche il presidente della Consulta degli Immigrati"
Il PD e la sinistra estrema, che al momento governano Senigallia, sono irrecuperabili. Nell’ultimo Consiglio Comunale, quello di martedì scorso, hanno dato dimostrazione di pochezza politica, di paura e di forte preoccupazione perché si sono trovati di fronte una proposta concreta, che ha affrontato seriamente un problema di equità e di diritti davvero uguali per tutti.
Invece, il solo pensiero, squisitamente elettorale, di dover approvare una proposta giusta, ragionevole ed equa, ma presentata dalla Lega, li ha tanto agitati quanto innervositi a tal punto da coalizzarsi per distruggere – nonostante i pareri tecnici e quelli di legittimità favorevoli da parte degli uffici competenti – l’intero impianto della proposta di deliberazione, soltanto perché a proporla è stato il partito di Matteo Salvini e, in particolare, i suoi rappresentanti locali. Tra l’altro, un atto deliberativo confezionato, per la seduta del Consiglio, dal dirigente più fidato, più competente e più preparato che l’Amministrazione ha a servizio da ben quindi anni.
Tutto questo però non è servito a niente. La Lega e Matteo Salvini sono stati le vere ed uniche ragioni – annunciate anche sulla stampa proprio qualche ora prima della seduta consiliare – per le quali la proposta è stata respinta da una maggioranza PD, una Città Futura e una sinistra estrema, in aula consiliare, con ‘la bava alla bocca’, hanno esternato tutta la loro rabbia e la loro inquietudine verso un partito, e il suo leader, che ormai hanno raggiunto percentuali di consenso importanti, e che ovviamente preoccupano il loro futuro politico ed elettorale.
Ecco perché Sindaco, Assessori e Consiglieri di maggioranza hanno bocciato la proposta della Lega. Non perché illegittima o discriminatoria, ma solo perché è stata la Lega ad avanzarla. Una proposta, tra l’altro, che ha avuto anche il ‘via libera’ e l’approvazione del Presidente della Consulta comunale degli Immigrati, Mohamed Malih, il quale, proprio nei giorni scorsi su un quotidiano locale, ha invece apprezzato l’iniziativa della Lega, sostenendo che “la proposta è legittima e non ha nulla di razzista”, e inoltre “fa in modo, e mette nella condizione, di assegnare le case popolari a chi ne ha veramente bisogno, senza alcuna distinzione e pregiudizio tra italiani e stranieri, e, soprattutto, elimina la cattiva pratica dei furbetti, che esistono ovunque”.
Pertanto, la seduta del Consiglio di martedì scorso è stata del tutto surreale, a tratti anche spassosa, ma particolarmente carica di rancore e di risentimento nei confronti del Ministro Salvini e della Lega. Insomma, un vero e proprio ‘processo politico’, senza entrare nel merito di una proposta, che aveva trovato la soluzione giusta, doverosa, equa, legittima e ragionevole in un settore ove, ormai, il settanta per cento delle richieste, comunque, giunge da nuclei familiari di stranieri regolarmente residenti nella nostra città. E ove solo il trenta per cento delle domande è rappresentato da famiglie italiane.
Prendiamo atto, a questo punto, come tale maggioranza del PD e di estrema sinistra sia allo sbando e pronta a recitare il ‘de profundis’ della loro misera esistenza. Il basso e gretto profilo degli interventi dei suoi Consiglieri ne sono stati la chiara ed inequivocabile dimostrazione. La loro ‘pancia’ ha prevalso sulla forza della ragione, impedendo alla ragionevolezza della proposta di essere accolta con i voti favorevoli di tutto il Consiglio.
Concludiamo questa nota, facendo presente che martedì sera in Consiglio si è consumata l’ennesima ‘farsa’ di questa Amministrazione, guidata dal Sindaco Mangialardi e sostenuta dalla peggiore sinistra che questa città abbia mai avuto. Una ‘farsa’, poi, che ha visto un’altra ‘vittima’ illustre: il dottor Maurizio Mandolini, super dirigente dell’apparato amministrativo del Comune, il ‘capo’ indiscusso, il ‘cardinal Richelieu’ dell’Unione dei Comuni, da poco istituita. Il dottor Mandolini è stato ‘politicamente e pubblicamente processato’ perché ha osato apporre il parere favorevole di regolarità tecnica sulla proposta di deliberazione presentata dalla Lega. Non l’avesse mai fatto perché, a causa di questo atto da dirigente, è stato criticato, sconfessato e sacrificato sull’altare dell’ipocrisia e della menzogna costruito ad arte dalla maggioranza del PD e di estrema sinistra. L’Amministrazione ha preferito, dunque, sacrificare la preparazione, la professionalità e la competenza di questo super dirigente, sicuramente il migliore, piuttosto che votare a favore una proposta avanzata dalla Lega di Matteo Salvini. Follia allo stato puro!
Perciò, martedì sera in Consiglio, nulla di illegittimo era presente nella delibera, ma solo la firma di chi, quella del dottor Mandolini appunto, ha voluto davvero dimostrare di essere al di sopra delle parti, oltre la firma della Lega, che ha voluto, con la sua proposta, dare risposte alla comunità, anche nei confronti di quella straniera, che risiede regolarmente nella nostra città.
L’incoscienza politica della maggioranza e l’inconsistenza delle loro azioni hanno dimostrato, anche se non ve ne è stato bisogno, la follia politica di chi ancora grida al fascismo, al razzismo e alla xenofobia, accusando la Lega e Matteo Salvini di fomentare l’odio sociale, laddove invece sono proprio il PD e la sinistra estrema – senza mai rispondere ai veri problemi di singoli cittadini e di famiglie, da qualsiasi parte essi provengano – a volere questo clima di fuoco e di odio, in cui trovare una giustificazione o un motivo, dietro al quale nascondere la loro chiara ed evidente incapacità a governare, sia a livello locale che nazionale.
LEGA Senigallia e Valli Misa-Nevola
Davide Da Ros – Consigliere comunale e Coordinatore comunale di Senigallia e Valli Misa-Nevola
Massimo Bello – Consigliere comunale di Ostra Vetere e Consigliere dell’Unione dei Comuni
Sergio Taccheri – Dirigente comunale di Senigallia
Questa volta sono dalla parte della maggioranza. Girolametti ha spiegato con delle motivazioni pratiche molto valide le loro ragioni. Decisamente molto piú credibile.
Voi invece, un gran comunicato, ma di sole "chicchiere". Tutto quello che avete saputo dire: "ce l' hanno bocciata perché ce l' hanno con il nostro partito".
Mi spiace dirlo, ma a Senigallia, mi sembra che non ci sia ancora un alternativa valida all attuale maggioranza.
Mi permetto di intervenire, riguardo al suo legittimo commento, per farle notare che qui non trattasi di un 'braccio di ferro' ove al termine decretare un 'vincitore'. Perché non si tratta di una gara, ma di un tema serio, che crediamo vada affrontato con puntualità e nel merito.
Scrivere che "il provvedimento è stato respinto perché presentato dal Consigliere della Lega" non è 'chiacchiera', ma semplicemente la verità emersa dal dibattito consiliare di martedì sera. Dai banchi della maggioranza, questa è stata l'unica ragione valida, che ha portato alla fine a bocciare la proposta di deliberazione, su cui tra l'altro i pareri di regolarità tecnica e di legittimità dell'atto medesimo sono stati apposti dal Segretario generale del Comune, dott. Stefano Morganti, e dal Dirigente del Settore Servizi Sociali, dott. Maurizio Mandolini. Il dott. Mandolini, inoltre, è stato colui che ha confezionato materialmente la proposta di provvedimento approdata poi in Consiglio per suo esame d parte di maggioranza e di minoranza. Proposta anche condivisa dal Presidente della Consulta degli Immigrati.
Pertanto, la bontà e la credibilità dell'iniziativa del Consigliere della Lega è stata ampiamente certificata, dimostrando alcuna discriminazione verso nessuno. Ma la maggioranza consiliare, il PD, Città Futura e, in particolare, l'Assessore Girolametti, hanno invece dichiarato che la proposta non avrebbe potuto essere approvata perché rappresentava il frutto delle politiche razziste e di chiusura della Lega nei confronti degli extracomunitari e dei più deboli.
In poche parole, ha prevalso la logica delle 'appartenenze politiche' in cui la maggioranza ha, in modo inequivocabile, fatto prevalere la ragione della forza numerica in Consiglio e la sua pregiudiziale politica nei confronti della Lega. Tutto il resto, @autrelia, sono davvero chiacchiere. Come ciò che lei ha scritto.
Si riveda la registrazione della seduta del Consiglio in streaming. Si può rendere conto come la discussione è stata spostata su un'altra 'dimensione' squisitamente politica e di parte. E, se non bastasse ciò, si legga la proposta nella sua interezza. La Lega ha presentato una proposta chiara, equa, legittima e indicativa di una soluzione. Questi sono i fatti.
Riguardo, infine, all'alternativa valida all'attuale maggioranza, c'è ancora tempo, cara @aurelia. E non è certo questo provvedimento, che determini quale sia o sarà l'alternativa! L'alternativa si costruisce, seminando, ma soprattutto e anche su altri temi vitali per la nostra città. E, a volte, mi piacerebbe vedere anche commenti e interventi anche su questioni non caratterizzate da visioni ideologiche, ove prevalgano posizioni di merito, su cui discutere seriamente.
L'alternativa si costruisce anche nel merito della proposta. In questo caso, la maggioranza PD e l'Assessore Girolametti hanno dimostrato che il merito dell'iniziativa non ha avuto alcun rilievo perché l'importante è stato affermare o riaffermare un principio. Quello di una sinistra piena di pregiudizi e con la 'bava alla bocca', che si scaglia contro qualcuno o contro qualcosa perché proposto dalla Lega e dalla Destra!
Un cordiale saluto.
@mbello
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