E’ morto il leggendario fotografo Ara Guler, indimenticabile la sua mostra a Senigallia
Come nessun altro ha rappresentato l'occhio di Istanbul: il commosso ricordo e il tributo del Musinf
La notizia che è morto il 17 ottobre, a Istanbul il fotografo Ara Guler ha commosso i fotografi di tutto il mondo.
Quelli di Senigallia in particolare, che ne ricordano la mostra al Palazzo del Duca e la collaborazione con il Musinf, che ha deciso di rendere al grande autore un pronto omaggio, esponendo una foto donata dall’autore.
Ara Guler era nato a Beyoglu, un sobborgo di Istanbul, nel 1928 da genitori armeni. Aveva appena compiuto novant’anni. Ara Guler era un fotoreporter di fama mondiale, avendo pubblicato immagini su molti quotidiani e con agenzie prestigiose quali la Magnum. Guler aveva avuto la sua grande occasione come fotografo nel 1958 quando la rivista statunitense Time-Life aveva aperto un ufficio in Turchia. Ha poi incontrato Marc Riboud e Henri Cartier-Bresson che hanno favorito la sua partecipazione alla celebre agenzia fotografica Magnum. Il suo lavoro lo aveva portato in tutto il mondo dall’Africa all’Afghanistan. Ha pubblicato numerosi libri fotografici su Istanbul. Ara Guler ha raggiunto la fama con le immagini di Istanbul in bianco e nero che colgono l’anima della città.
Il suo lavoro comprendeva immagini delle moschee e dei monumenti più famosi della città, immagini dei lavoratori colti nella quotidianità della vita.
Indimenticabili i suoi scatti di Istanbul coperta da una coltre di neve. Nella sua carriera aveva fotografato personaggi famosi come Salvador Dali’, Alfred Hitchcock e Winston Churchill. Orhan Pamuk, famoso scrittore turco e vincitore del premio Nobel per la letteratura ha usato le immagini di Guler nel suo libro “Istanbul: Memories and the City”.
Tremila visitatori in sole tre settimane, un numero significativo di visitatori arrivati da tutta Italia, l’attenzione mediatica nazionale da parte di testate specializzate in arte e fotografia e le continue richieste per il catalogo, avevano fatto della mostra che Senigallia aveva dedicato a Ara Güler un evento culturale di successo e di portata nazionale.
La mostra, che era stata resa possibile dall’architetto Gianni Volpe, anche curatore dell’esposizione accanto al prof. Carlo Bugatti, aveva permesso al pubblico di ammirare una cinquantina di magnifiche fotografie selezionate dallo stesso autore, presentate in grande formato, tutte rigorosamente in bianco e nero, a testimonianza della vita di Istanbul tra il 1950 e il 1975.
Ara Güler era stato inoltre presente durante l’inaugurazione, attraverso una videoconferenza, nella quale aveva dialogato con l’architetto Gianni Volpe e risposto alle domande del prof. Bugatti, direttore del Musinf. L’evento espositivo di Ara Guler al Palazzo del Duca si era inserito in un progetto articolato e organico che da anni Senigallia disegna intorno alla fotografia (Senigallia – Città della fotografia), mettendo a fuoco protagonisti, poetiche e tecniche a partire dall’esperienza straordinaria di Mario Giacomelli e del Gruppo Misa che a Senigallia è nato e si è espresso.
In questo progetto sono rientrati anche vari workshop, tra cui quello con l’assistente di Ara Güler, Coskun Asar. La mostra di Ara Guler al Palazzo del Duca, era stata accompagnata da un catalogo curato da Carlo Emanuele Bugatti e Gianni Volpe, con interventi specifici, per le edizioni Artecom di Roma.
Tra le personalità, che avevano visitato l’esposizione di Ara Guler c’era stato anche Enzo Cucchi, protagonista, a livello internazionale della pittura contemporanea.
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