Sanità marchigiana: anche Potere al Popolo Senigallia dice basta a tagli e privati
Manifestazione il 20 ottobre a Roma per il diritto a una sanità pubblica per tutti
E’ in atto da tempo un duro attacco alla sanità pubblica e al diritto alla salute sancito come diritto alla persona dalla nostra Costituzione.
La Giunta Regionale marchigiana, guidata dal Partito Democratico, porta avanti ormai da anni una sistematica e continua privatizzazione dei servizi sanitari più o meno palese che porta come conseguenza il peggioramento della qualità assistenziale, delle condizioni di lavoro e continui tagli occupazionali tutto a favore di aziende private e cooperative.
Con il pretesto del blocco del turn over e quindi delle assunzioni e con la solita favola dell’obiettivo del risanamento del Debito Pubblico ordinato dai banchieri della Bce e della Commissione Europea, hanno chiuso e stanno chiudendo molte strutture territoriali, piccoli ospedali, laboratori e servizi ambulatoriali pubblici, che guarda caso vengono immediatamente sostuiti da aziende private pronte a mettere le mani su appalti e convenzioni.
Il risultato è che decine di milioni di euro di denaro pubblico vengono dirottati verso imprenditori privati del settore con accordi e contratti stipulati mediante il favore e il consenso della classe politica. E tutto questo continua nonostante una importante sentenza del Consiglio di Stato, la 1571 del 12 marzo 2018, con cui vengono qualificate, in via generale, come illecite quelle gare di appalto di servizi in cui il “servizio” chiesto e messo a gara in realtà è una fornitura di manodopera, dissimulando così una somministrazione di lavoro che può essere effettuata solo dai soggetti autorizzati, le agenzie per il lavoro, che garantiscono il rispetto delle garanzie previste dalla legge per i lavoratori somministrati.
Quella della fittizia somministrazione di lavoro è una pratica a cui purtroppo Asl ed ospedali ricorrono spesso per far fronte alla carenza di personale in regime di blocco delle assunzioni con notevole aggravio di costi per il servizio pubblico e con il conseguente peggioramento della qualità del servizio e delle condizioni di lavoro.
A pagarne il prezzo sono i ceti popolari, i lavoratori, i disoccupati, i pensionati, i giovani precari e tutta quella fascia di popolazione che sono le uniche vere vittime delle politiche di austerità e delle privatizzazioni selvagge di questi ultimi venticinque anni messe in pratica dai governi di centrodestra e di centrosinistra. Non solo. La Regione e l’Asur mettono in atto ormai da tempo una serie di scelte di gestione che mirano solamente ad impoverire ulteriormente l’apparato pubblico a favore dei privati. E’ il caso per esempio dei servizi di Riabilitazione dove ormai la stragrande maggioranza di questo settore è gestito direttamente da cliniche o strutture private convenzionate. Ma tantissimi servizi sanitari, assistenziali e accessori sono ormai in mano ad imprenditori del settore: dalle Residenze Sanitarie Assistenziali, ai laboratori analisi, dalla assistenza domiciliare alle mense ospedaliere, dagli appalti per le pulizie ai parcheggi ospedalieri. Tutto questo comporta, inoltre, degli ulteriori tagli occupazionali nel settore pubblico, che vengono compensati solo in minima parte con lavoratori precari a contratto, sottopagati, sfruttati e con pochissimi diritti. E in tutto questo decisiva è stata, a nostro parere, la posizione dei sindacati confederali (CGIL, CISL e UIL), che con una pessima gestione degli accordi e delle contrattazioni ha agevolato un sistema di relazioni finalizzato alla perenne precarizzazione dei lavoratori e alla distruzione del servizio sanitario pubblico.
Diciamolo una volta per tutte: la scusa che ci hanno raccontato in tutti questi anni i politici, di centrodestra e di centrosinistra, i sindacati confederali, i burocrati dell’Unione Europea che siedono a Bruxelles e Francoforte, che i soldi non ci sono, che avremmo vissuto per anni “al di sopra delle nostra possibilità”, che il problema è il Debito Pubblico, ebbene questa scusa è una grande balla: è una menzogna! Il Debito Pubblico è un falso problema: 70/80 milioni di euro al giorno per la NATO e le spese militari ci sono. La verità è che, nonostante l’Italia abbia un costante avanzo di Bilancio, dobbiamo pagare ogni anno decine di miliardi di euro di interessi sul Debito ai grandi istituti finanziari internazionali. Il vero problema è questa Unione Europea e il suo apparato giuridico istituzionale, che impone continue politiche di austerità, tagli sociali e privatizzazioni.
Per questi motivi Potere al Popolo, l’Unione Sindacale di Base e altre associazioni, collettivi, movimenti e organizzazioni di lotta saranno in piazza a Roma sabato 20 ottobre per una manifestazione nazionale contro tutte le politiche di privatizzazione messe in atto in questi anni, e per mettere in campo nuove politiche di pubblicizzazione e nazionalizzazione dei settori strategici della vita economica e sociale del paese.
Per questo Potere al Popolo invita tutte e tutti ad un’assemblea pubblica alla Casa del Popolo di Senigallia martedì 16 ottobre, per discutere non solo del livello nazionale (ospiti Federico Fornasari della Federazione del Sociale USB e Marco Schiaffino di Attac Italia) ma anche e soprattutto del graduale smantellamento della sanità pubblica nel nostro territorio (sulla questione interverrà Stefano Tenenti – USB Sanità).
da Potere al Popolo Senigallia
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