Risale al 18 settembre, ma è stata resa nota solo a inizio ottobre, la segnalazione inoltrata da un cittadino al Comune di Senigallia, riguardante un’antenna per la telefonia mobile, posizionata provvisoriamente a metà estate nei pressi dei giardini Morandi, ma ancora presente, con l’inconveniente che alcuni posti auto gratuiti vengono occupati dalla strumentazione tecnica, necessaria nelle giornate di maggiore afflusso turistico.

“L’antenna provvisoria di telefonia mobile che viene installata da alcuni anni in occasione del Summer Jamboree al centro del piazzale Morandi a fine luglio, è ancora lì ad oggi“, recita la segnalazione giunta alla rubrica “Scrivi al sindaco” sul sito web comunale di Senigallia. Il cittadino fa notare all’Amministrazione che l’attrezzatura occupa 6 parcheggi gratuiti in un’area che ne ha grande necessità in estate, in occasione di eventi, ma pure in inverno per pendolari che devono recarsi in stazione o il giovedì per il mercato.

Inoltre, per il suo funzionamento si è costretti ad installare due dossi artificiali per il passaggio dei cavi di connessione, che arrivano da un cabina posizionata dentro i giardini Morandi.

Da qui, la proposta al sindaco da parte del cittadino, che ipotizza, per le occasioni future il posizionamento dell’antenna “all’interno dei giardinetti stessi, in uno spazio aperto e senza alberi adiacenti, oppure nel vicino parcheggio sterrato dell’area Ex-Sacelit, che come lei ha più volte sottolineato si trova a poche centinaia di metri dal centro, dal Foro, da Via Carducci e quindi perfettamente in grado di sostenere l’aumento di traffico telefonico dovuto al maggiore afflusso turistico. Spero di avervi dato un’idea per il prossimo anno, e che l’antenna sia rimossa tempestivamente“.

La risposta del sindaco è giunta dopo alcuni giorni: “La stazione radio provvisoria installata in piazzale Morandi verrà disinstallata a breve, visto che è in scadenza la proroga richiesta a suo tempo dalla ditta proprietaria”. Mangialardi informa anche che questo tipo di installazione potrebbe essere in futuro superata, ma se anche nel 2019 si dovesse riscontrare questa necessità, non si mancherà di valutare proposte alternative, ma ugualmente efficaci, in modo da ridurre i disagi.