La Polizia di Senigallia dà esecuzione a due ordini di carcerazione
Provvedimenti a carico di due extracomunitari illegalmente presenti in Italia
Nel corso di due operazioni di polizia giudiziaria, il personale del Commissariato di P.S. di Senigallia ha dato esecuzione a due provvedimenti di arresto a carico di extracomunitari illegalmente presenti sul territorio nazionale.
La prima operazione è stata condotta unitamente a personale della Polizia di Frontiera Aerea in servizio all’aeroporto di Bologna ed ha riguardato un senegalese su cui pendeva un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Ancona.
L’uomo, N.A., di 50 anni circa, di seguito ad una condanna emessa dal Tribunale di Ancona alla pena di nove mesi di reclusione, perché trovato in possesso di numerose merce contraffatta ed altra provento di reato, alcuni mesi addietro veniva raggiunto da un provvedimento di carcerazione ma si rendeva irreperibile in Italia.
Gli agenti del Commissariato di Senigallia, pertanto, avviavano le attività di ricerca su tutto il territorio nazionale e, apprendevano che il ricercato, partendo dal proprio paese d’origine, avrebbe fatto ritorno in Italia, tra l’altro, utilizzando delle generalità differenti da quelle con cui negli anni precedenti era stato condannato.
Pertanto, in sinergia con il personale della Polizia di Frontiera di Bologna – interessata poiché nel capoluogo emiliano era previsto lo scalo – venivano eseguite tutte le formalità per procedere alla cattura dell’uomo, poi rintracciato e condotto nel carcere di Bologna ove sconterà la pena.
Nel corso di un’altra attività di polizia giudiziaria, gli agenti del Commissariato avviavano accertamenti a carico di un 35enne, di origine tunisina, che, già alcuni mesi addietro, di seguito ad una condanna, era stato raggiunto da un provvedimento giudiziario di espulsione e per questo rimpatriato al suo paese di origine.
Nel corso delle attività gli agenti rilevavano movimenti sospetti nei luoghi a suo tempo frequentati dal giovane (con precedenti in materia di stupefacenti), nel senigalliese.
Dopo prolungati servizi, i poliziotti decidevano di accertare se, come sospettato, l’uomo, in violazione del divieto di reingresso sul territorio nazionale, avesse fatto rientro a Senigallia. Il trentacinquenne veniva individuato in uno stabile e dichiarato in stato di arresto, a disposizione dell’AG.
Martedì 2 ottobre il Tribunale di Ancona ha condannato il tunisino a un nno di reclusione: si trova nel carcere di Montacuto in attesa del successivo rimpatrio in Tunisia.
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