Terre della Marca Senone, “a Senigallia una seduta davvero desolante”
Molto negativo il bilancio del Movimento 5 Stelle: "gravi latitanze della maggioranza"
Consiglio dell’Unione dei Comuni “Le Terre della Marca Senone” del 4 settembre 2018 : una seduta assolutamente desolante, con gravi latitanze nella maggioranza ed interventi nel merito delle questioni dei soli consiglieri di minoranza. Condividiamo con voi alcune considerazioni sui punti posti all’ordine del giorno.
1 – TRASPARENZA ed ACCESSO AI DOCUMENTI da parte dei consiglieri: come ha preliminarmente rilevato la portavoce del M5S Senigallia Stefania Martinangeli (facente parte della minoranza del consiglio dell’unione), alla stessa non è stata notificata la convocazione della conferenza dei capigruppo, propedeutica al consiglio dell’unione, in quanto l’ufficio di presidenza (in mano alla maggioranza PD) avrebbe notificato la convocazione, per quanto riguarda Senigallia, solo al consigliere Rebecchini, in quanto anagraficamente più anziano. Può essere certamente un criterio, anche se residuale, ma come si fa a costituire un capogruppo se non è stato prima costituito il gruppo consigliare?
E’ stata inoltre rimarcata l’assenza di un regolamento per il funzionamento del consiglio, anche se, nelle more, lo Statuto dell’Unione prevede che venga applicato il regolamento del comune di Senigallia. Ma Senigallia non è l’unione, oppure no?
Si e’ iniziato, quindi, con le questioni procedurali, per la violazione del regolamento vigente, che prevede per prima cosa la costituzione di gruppi consiliari e la nomina del proprio capogruppo consiliare. Solo in difetto di nomina da parte dei consiglieri, il presidente del consiglio nomina il consigliere piu’ anziano. Tutto cio’ non e’ stato fatto ed i consiglieri di Senigallia non sono stati nemmeno resi edotti non solo della convocazione della conferenza dei capigruppo, ma addirittura di avere un capogruppo. La democrazia, questa sconosciuta!
2 – INTERROGAZIONI ED INTERPELLANZE: non sono state presentate, anche perché le deleghe ai sindaci sono state formalizzate solo successivamente.
3 – ELEZIONE DEL VICE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DELL’UNIONE – ART. 22 DELLO STATUTO DELL’UNIONE:
la maggioranza, non contenta dei numeri “bulgari” si è presa anche la presidenza. Ricordiamo che il consiglio dell’unione è composto da 33 membri di cui i 7 sindaci (che formano la giunta e hanno diritto di voto) e 26 consiglieri così ripartiti:
– Senigallia 12 membri (4 della minoranza e 8 della maggioranza)
– Trecastelli e Ostra 3 membri ciascuno (di cui 1 di minoranza e 2 di maggioranza)
– Arcevia, Serra de’ Conti, Ostra Vetere e Barbara 2 membri ciascuno (1 minoranza e 1 maggioranza)
I consiglieri di minoranza hanno ribadito la loro opposizione alla nomina della presidenza ed hanno chiesto un rinvio dell’elezione della vicepresidenza anche alla luce delle prossime “new entries” del 2019, anno in cui si rinnoveranno altre amministrazioni.
4 – COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DELL’UNIONE – ART. 30 DELLO STATUTO DELL’UNIONE: il sindaco di Arcevia Andrea Bomprezzi, in sostituzione del presidente Mangialardi, assente per altri impegni politici, ha comunicato le deleghe ai sindaci:
– Bomprezzi (Arcevia) rapporti con il consiglio, attuazione del programma, organizzazione, comunicazione, artecipazione
– Conigli (Trecastelli) attività economiche e produttive, commercio e artigianato
– Pancotti (Ostra Vetere) giovani, creatività e innovazione
– Serrani (Barbara) politiche abitative e diritti di cittadinanza
– Storoni (Ostra) benessere sociale, contratto a povertà disagio pregiudizio, integrazione socio sanitaria,
– Tassi (Serra de’ Conti) risorse economiche, ricerca fondi e partenariato pubblico privato.
A tale proposito è stato consegnato ai consiglieri un DVD relativo alle “magnifiche sorti e progressive” di questa “scatola vuota”, quale sembra essere questa Unione. Dato che ancora non esiste un bilancio formale dell’Unione, in quale capitolo di spesa è stato iscritto il costo della realizzazione di tale DVD?
5 – APPROVAZIONE VERBALI SEDUTE PRECEDENTI: nn. 1, 2, 3, 4 – seduta del 21/05/2018.
6 – LINEE PROGRAMMATICHE DI INDIRIZZO PER IL BIENNIO 2019 – 2020. APPROVAZIONE. Il Presidente dell’Unione Mangialardi era assente ed il Vice Presidente del Consiglio, Bomprezzi, ha chiesto il rinvio della discussione sulle Linee programmatiche di indirizzo 2019-2020, punto piu’ importante all’ordine del giorno, senza il quale, come rimarcato dalla portavoce M5S, non vi era motivo di convocare il consiglio dell”unione dei comuni. Tanto piu’ che la seduta si e’ rilevata assolutamente “antieconomica”, dato che ha impegnato per ore 33 rappresentanti dei cittadini di tutta la valle del Misa, oltre al personale dirigente ed ausiliario, solo per l’approvazione dei verbali precedenti e la convalida dei consiglieri neoeletti di Ostra Vetere.
Il presidente Mangialardi, con la sua assenza, ha di fatto rammentato a tutti i presenti il livello di rispetto verso questa “scatola vuota”, che – dopo mesi – non ha alcun indirizzo politico ma è gestita da dirigenti. Lo stesso documento programmatico sembra, del resto, espressione di mero manierismo, privo di reali contenuti, che ci auguriamo siano inseriti nel documento unico di programmazione. Nel documento, di cui è stato chiesto il rinvio della discussione, di programmazione non c’è nulla, nemmeno un accenno alle risorse finanziarie! Ricordiamo che il Consiglio di Stato ha ribadito che gia’ nello Statuto dell’Unione devono essere indicate le funzioni e le risorse finanziarie.
Piccola nota di colore, l’unico intervento in tutta la seduta della maggioranza – altrimenti sempre muta e obbediente, quello del consigliere Gregorini (ex PD ora MDP-Art.1), che si è accollato la difesa d’ufficio del sindaco di Senigallia.
7 – NOMINA DEL REVISORE UNICO DEI CONTI PER IL TRIENNIO 2018/2020 (RINVIATO)
La normativa sugli enti locali prevede (art. 234 comma 2 TUEL) in realtà, un unico revisore, ma la norma è tarata su unioni di PICCOLI COMUNI (ricordiamo che queste forme associative sono state pensate per comuni sotto i 5.000 abitanti!!!) e COMUNITÀ’ MONTANE (sotto i 3000 abitanti)
Il revisore unico dei conti individuato (per estrazione) è anche a capo dei revisori di Senigallia (forse non è opportuno?).
Con quali fondi verrà pagato il revisore, dato che un bilancio ancora non c’è? La portavoce M5S Martinangeli ha rimarcato la non opportunità di nominare un revisore unico – come previsto per piccole e piccolissime realtà – per un ente che conta 70.000 abitanti circa e che verrà pagato con le tariffe previste per il comune con la massima densità demografica. Sul documento presentato ai consiglieri mancava oltretutto il parere favorevole di natura contabile, rendendo di fatto la pratica non votabile favorevolmente. A seguito di una breve discussione interna alla giunta, il vicepresidente Bomprezzi ha proposto il rinvio anche di questo punto all’ordine del giorno, al prossimo consiglio dell’Unione, da programmare entro settembre.
Elisabetta Palma e Stefania Martinangeli-Gruppo consiliare M5S Senigallia
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