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“Parcheggiatori abusivi a Senigallia è problema politico, non giudiziario”

Michela Silvestrini della Lega: "il sindaco scarica la colpa sui cittadini, ma fa solo tante parole"

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Michela Silvestrini

l Sindaco Mangialardi interviene nuovamente sulla questione “parcheggiatori abusivi”dopo che un cittadino ha scritto una lettera aperta per denunciare la situazione di Piazzale Morandi.


Il Sindaco scarica la colpa sui cittadini, domandandosi perché chi si è sentito molestato o ha visto azioni moleste non ha subito chiamato le forze dell’ordine poiché la molestia è un reato.
Vorrei ricordare al Sindaco che la molestia è un reato contravvenzionale con una pena irrisoria e non è per nulla facile da dimostrare soprattutto in assenza di testimoni esterni. Per questo motivo le persone non denunciano.

Il Sindaco scrive anche che la legge non consente di intervenire sul fastidio che provocano gli extracomunitari che chiedono l’obolo ai parcheggi.

Errato. Il Decreto Minniti ha dato più potere ai Sindaci, tra cui la “prevenzione della criminalità diffusa e predatoria e la promozione del rispetto della legalità e del decoro urbano”.

Partiamo sempre dal fatto che queste persone svolgono un’attività’ abusiva, violando il codice della strada, pertanto i nostri parcheggi non devono essere presidiati da questi signori.

Non si ricorda il Sindaco come a ogni Consiglio Comunale sbandierasse il fatto di avere più poteri per garantire la sicurezza in città? Peccato che siano rimaste solo belle parole di fatto questi poteri per rendere la città sicura non li ha mai usati.

Vogliamo poi parlare della messa in campo di un’azione seria contro lo spaccio della droga, come riportato dal Sindaco?

 

Anche qui solo tante parole. Per lo spaccio non è stato fatto proprio nulla, tanto che tutti i giorni riceviamo lamentele da parte dei residenti della zona.
Ancora una volta il Sindaco se ne lava le mani, ci riempie di tante parole che non servono proprio a nulla e dal suo comunicato si evince che la colpa è del cittadino che non denuncia, ma chi è pagato per gestire, rendere sicura e migliorare la città?
l problema dei parcheggiatori abusivi non è un problema di polizia giudiziaria, come vuol far credere il Sindaco trovando così un alibi alle sue mancanze, ma è un problema politico.

Michela Silvestrini – Lega Senigallia – Salvini Premier

Commenti
Ci sono 2 commenti
boscaioloeremita
boscaioloeremita 2018-09-03 12:08:02
Il limite dei post comunisti è valutare il caso soltanto come questione di "accoglienza". La posizione è sbagliata e dannosa perché costituisce un segnale che
l'immigrazione illegale alla fine dei conti è accettabile. Se i conti li facessimo davvero ci renderemmo conto di quanto ogni "salvataggio" costa davvero. Iniziamo con il dire "recupero" od "importazione" visto che il termine "salvataggio è correttamente riferibile a casi particolari, accidentali e non voluti, ben diverso da chi in cento o più si imbarca consapevolmente in un gommone che non ha alcuna possibilità di arrivare in Italia. A parte le asserzioni ingannevoli di Boeri che si riferivano agli straniere regolari (badanti romene, immigrati comunitari…ecc.) e non ai clandestini disoccupati, ogni importazione di clandestini è un danno ecomico e sociale,non una risorsa. Costa fin dall'inizio per il personale ed i mezzi di soccorso in mare quando addirittura non si spendono 20 milioni per recuperare inutilmente ed un anno dopo i cadaveri di un barcone rovesciato. Seguono le spese per la visita sanitaria, la identificazione quasi sempre problematica in assenza di documenti, i trasferimenti, la ospitalità in un centro di raccolta nella speranza che non lo saccheggino o lo incendino, la richiesta di asilo che ormai tutti hanno imparato a chiedere, l'esame della richiesta di asilo , il ricorso in appello, i costi per giudici, cancellieri e personale giudiziario come se i tribunali non facessero già penare gli italiani per i ritardi delle cause civili e penali che non di rado superano i dieci anni, il maggior onere delle forze di polizia, il carico aggiuntivo sul sistema sanitario come se i tempi di attesa non fossero già abbastanza lunghi, le tasse comunali e regionali che non vengono loro addebitate come se per la raccolta dei rifiuti ed i servizi indivisibili fosse ovvio che debbano pagare solo gli italiani, per non parlare dei biglietti non pagati sui treni ed autobus i cui controllori si rifiutano ormai di verificare per non essere malmenati… ecc.
Soltanto per la spesa contabilizzabile la finanziaria 2017 ha stanziato 5 miliardi. Sono solo una parte di quanto gli italiani devono pagare senza contare gli oneri indiretti aggiuntivi non quantificabili. Quando alla fine vengono "espulsi" si limitano a cambiare città e stazionare davanti chiese, supermercati o parcheggi quando non a contrabbandare merce contraffatta o peggio.
Il loro rimpatrio è praticamente impossibile dato il costo ed i loro paesi che sono ben contenti di essersene liberati e non li rivogliono. In tale condizione è ovvio che utilizzano ogni stragemma per sopravvivere. Un terzo dei detenuti nelle carceri è costituito da immigrati. Valutati per semplicità di calcolo soltanto in 600.000 i clandestini in circolazione, a fronte di circa 60 milioni di italiani risulta che la loro percentuale di delinquenza è almeno trenta volte quella degli italiani. Se non bastasse questo evidente pericolo per l'ordine pubblico, costano ciascuno 60.000 Euro ogni anno e questo non è compreso nei 5. Miliardi.
E' da irresponsabili avvallare lo status quo di immigrati disoccupati senza alcuna possibilità di integrazione ( hanno competenze professionale talmente basse da essere del tutto fuori mercato se pure la richiesta ci fosse. Per questo in Europa nessuno li vuole, neppure chi avrebbe diritto al rifugio politico. I siriani se li è presa tutti la Merkel). E' colpevole illudersi ed illudere che in un modo o nell'altro possano trovare "accoglienza" decente nelle nostre comunità.
E' indispensabile dissuaderli e trasmettere un messaggio chiaro e forte soprattutto agli aspiranti naufraghi africani in attesa di imbarcarsi, che la "accoglienza" e tanto meno la "integrazione" non sono possibili. Lasciamole fare alla Chiesa , impresa multinazionale che vive di rendita ed auspichiamo il ravvedimento dei "buonisti a prescindere". Il pietismo è rispettabile quando avviene a spese proprie non quando l'onere e le conseguenze si scaricano poi sulla intera collettività
Gli atti terroristici insegnano che se pure la prima generazione di immigrati si accontenta "in un modo o nell'altro" la seconda si sente discriminata e reagisce in modo inconsulto. L'immigrazione clandestina non è una risorsa ma una bomba sociale. Il PD ha la responsabilità di non aver affrontato adeguatamente la situazione e dimostra ancor oggi di non esserne all'altezza.
Mario2 2018-09-03 18:57:57
@boscaioloeremita il tuo ragionamento non fa una piega ma è visto dalla prospettiva del cittadino che si aspetta un'Amministrazione seria, priva di corruzione, che ha come scopo il benessere della collettività. Se la guarda da un altro punto di vista vedrai come tutto è molto logico, se prima la torta era l'Italia ora è l'europa.
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