352 iscritti al torneo di beneficenza a Senigallia
L'evento sostiene concretamente il progetto della Scuola di Vita Indipendente
E’ stato un vero e proprio record di presenze quello che si è registrato venerdi 17 agosto in occasione del torneo di burraco di beneficenza che si è svolto al Foro Annonario per sostenere il Gruppo Se.Po.Fa. Tempo Libero e Vita Indipendente per giovani con disabilità intellettiva lieve e difficoltà socio relazionali.
Sono stati 352 gli iscritti, dunque con numeri da record nazionale per un torneo benefico. Un appuntamento ormai atteso dalla nostra città ad agosto che ha lo scopo di sostenere concretamente il progetto della Scuola di Vita Indipendente ma soprattutto di sensibilizzare la cittadinanza stringendola in un abbraccio grande come il Foro, attorno ai 14 giovani del progetto e alle loro famiglie.
Il torneo giunto ormai alla quarta edizione, organizzato dalla Cooperativa Sociale Casa della Gioventù Onlus in collaborazione con U.S. Acli Marche Burraco tramite ASD Burraco Valli Misa e Nevola nasce infatti, con lo scopo di mettere i
riflettori sul tema della disabilità intellettiva lieve, far emergere un problema e fornire al contempo una soluzione.
Il problema, sconosciuto o sottovalutato da molti, è quello di avere un figlio o un parente con un insufficienza mentale lieve e con un aspetto fisico praticamente identico ai suoi coetanei, che non gli consente però di riuscire nello studio, in un lavoro complesso (quando c’è), nello svolgere un hobby, nel prendere la patente o un mezzo pubblico senza un grande aiuto educativo iniziale e frequente. Questi giovani, necessitano e forse necessiteranno per sempre di una guida che li aiuti a fare le scelte importanti per la loro vita. Otto anni fa ormai, è nato il gruppo Sepofa per non lasciarli soli.
Due educatrici oltre a proporgli mille esperienze di divertimento sano hanno creato attorno a loro una fitta rete di amici con cui confrontarsi e compensarsi, imparare a rispettarsi e farsi apprezzare, ognuno per come è. Dopo aver creato un affiatato gruppo di amici, le educatrici hanno voluto rispondere ad una sfida molto più grande, quella di formarli fin da giovani a divenire adulti in una Loro Casa provando a non dipendere più dai genitori. Nasce così la Scuola di Vita Indipendente dove in un appartamento quattro giovani a rotazione convivono per qualche mese sotto la guida di educatrici esperte e imparano a muovere i primi passi fuori di casa.
Le parole di una mamma, Elisabetta, la stessa che ha avuto l’idea di organizzare il Torneo di Burraco da record per Se.Po.Fa dicono tutto: “Veramente i nostri ragazzi hanno trovato la LORO VITA, nella LORO CASA. Grazie alle educatrici e alla Cooperativa per aver visto la loro disabilità invisibile e per averci fatto vedere il sole, perché per me e la mia famiglia, il gruppo Se.Po.Fa è il sole. Adesso stanno vivendo la loro vita da protagonisti, insieme alle educatrici che li guidano e li aiutano a fare da soli il più possibile. E’ un sogno che né io né mio marito pensavamo potesse mai avverarsi. Con la frequenza della Scuola di Vita Indipendente, Giulia ha fatto enormi progressi nei discorsi che fa, nel comportamento, nelle cose che ha imparato. E’ stanca per i tanti impegni di vita quotidiana ma è vitale e vivace, non più spenta e annoiata e sola. Esce con gli amici, litiga e fa pace con loro ma vive la sua vita, gestisce le sue spese, sceglie il suo taglio di capelli, fa il menù settimanale e una spesa oculata, si aiutano tra loro e sono guidate dalle educatrici. Torna a casa nostra la domenica e ci dice che è stata benissimo con noi ma che non vede l’ora di tornare a casa sua. Non so dirvi l’emozione che proviamo nel sentirla parlare cosi’, proprio lei che mi dicevano non sarebbe mai stata come gli altri. Cresce, matura ed è felice nonostante le sue difficoltà, cosa potrebbe volere di più una madre per i propri figli“.
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