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Pallacanestro Senigallia: intervista al responsabile del Settore giovanile

"Senza una maturazione umana dei ragazzi e un rapporto di fiducia tra allenatore e giocatori moltissime energie si disperdono"

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Marco Paialunga, responsabile del Settore giovanile

Marco Paialunga è il responsabile del Settore giovanile della Pallacanestro Senigallia per il terzo anno consecutivo. Lo abbiamo intervistato per saperne di più su successi, speranze e progetti del vivaio della squadra senigalliese.

Una vita sportiva in biancorosso ma con tante altre esperienze nella propria carriera, cosa dice la tua personale vita con pallone a spicchi ?

“ Vista l’età diverse cose … Ho iniziato nel minibasket in questa società all’età di 9 anni, ho disputato tutte le categorie giovanili sempre con Senigallia e dopo alcuni anni sono arrivato a far parte della prima squadra ai tempi serie C. “
Nel 1993 arriva la chiamata all’Aurora Jesi dove in 2 anni Marco vince due campionati raggiungendo la vecchia B1. Poi una stagione ad Atri durante il servizio militare, quindi altre quattro stagioni alla Robur Osimo e anche qui un percorso molto gratificante, con due campionati vinti, sotto la guida, come a Jesi del compianto Alessio Baldinelli, che è stato come lui ci dice “per me è stato un insegnante di basket e di vita oltre che un allenatore.”
Nel 2000 il ritorno a Senigallia dell’allora Barzetti, trova in panchina Umberto Badioli (attuale DS della Goldengas) e arriva subito la promozione in B2 e contemporaneamente inizia ad allenare. “Ho iniziato per curiosità oltre che per passione, non avrei mai pensato di proseguire per tanti abbi allora.” L’anno successivo disputa il campionato di B1 e a fine stagione si trasferisce a Recanati i quello che sarà l’ultimo anno da giocatore. Il ritorno a Senigallia per allenare i giovani è il prosieguo naturale visto che negli anni precedenti ha acquisito la tessera da allenatore. Negli anni o allenato praticamente tutte le annate giovanili, con una esperienza in serie C a Marzocca.
Arrivando velocemente ad oggi, nelle ultime stagioni mi sono tolto delle belle soddisfazioni da coach: alcuni tornei di livello (la vittoria in Cina nel 2016, a Genova nel 2017) e poi questo anno con la promozione in serie D della nostra squadra formata da tutti under 18 con cui abbiamo raggiunto la fase interregionale dell’under 18 Eccellenza.

Quanto è importante la figura di un allenatore nella crescita umana di questi ragazzi ?

Ad oggi almeno quanto quella tecnica. Senza una maturazione umana dei ragazzi e un rapporto di fiducia tra allenatore e giocatori moltissime energie si disperdono.

Come fai tu a perseguire obiettivi del genere ?

Innanzitutto i valori della persona sono imprescindibili. Io penso poi che i ragazzi debbano avere il tempo di affrontare le loro delusioni. Superare le difficoltà che arrivano dal campo senza eccessivo aiuto da parte degli adulti aiuta a formare autostima e forza interiore. A parole può sembrare semplice ma i ragazzi mi hanno sempre stupito in positivo su questo aspetto.

Una domanda scomoda: oltre i ragazzi è importante gestire anche i loro genitori ?

Un po’ scomoda è in effetti … Però a parte casi sporadici i genitori sono diventati più consapevoli negli ultimi anni, sanno che i loro interventi da fuori del campo possono disturbare i ragazzi soprattutto durante partite.

Il settore giovanile quest’anno ha ottenuto ottimi risultati ti aspettavi questa cosa ?

Mi aspettavo una bella annata ma sinceramente i ragazzi sono andati oltre ogni aspettativa qualificiandosi all’interzona eccellenza e vincendo il campionato promozione. Per noi è stata un grande successo vedere ragazzi iniziare l’anno con qualche timore e finire l’anno con grande convinzione e forza interiore. Non esiste crescita tecnica se non è seguita da una crescita personale.

A pochi giorni dal via della nuova stagione puoi presentarci qualche novità ?

Ogni stagione per motivi spesso non dipendenti da noi portano delle novità. Abbiamo dovuto sostituire delle figure nel nostro staff giovanile ed una delle novità è Alberto D’Amato proveniente da Urbania. È un allenatore che ho cercato e voluto per proseguire il buon lavoro svolto coi gruppi 2000 e 2001 che mi sembrava giusto lasciare dopo 5 anni ricchi di soddisfazione passati insieme.
Con Marotta abbiamo consolidato ancor di più la collaborazione e con la VL abbiamo avviato un biennio di legame molto forte come società satellite. Altre novità se ci saranno verranno ufficializzate poi avanti.
Infine abbiamo raggiunto un obiettivo che come responsabile mi ero timidamente prefissato 2 anni fa: avere un campionato senior in cui far ultimare il percorso giovanile dei nostri ragazzi. Non sapevo se e quando ci saremmo riusciti invece i ragazzi hanno fatto un capolavoro lo scorso anno ed ora la Pallacanestro giovanile Senigallia ha anche una serie D in cui formare i propri atleti.

Ultima domanda, cosa si prospetta per te nella prossima stagione ?

Oltre alle tante cose da fare come responsabile del settore giovanile mi occuperò dell’annata dei 2005 provenienti da Marotta, che saranno impegnati nel campionato under 14 Elite. Allo stesso tempo continuerò, per il secondo anno, a seguire i 2004 nel loro campionato Under 15 Eccellenza.

Concludiamo qui a chiacchierata con Marco Paialunga augurando un in bocca al lupo all’intera Pallacanestro Senigallia.

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