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Al Museo di Storia della Mezzadria di Senigallia incontro con Olimpia Gobbi

L'incontro fa parte della quattordicesima edizione di "Uomini e paesaggi"

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Olimpia Gobbi

Venerdì 17 Agosto alle ore 18.30 prosegue la quattordicesima edizione di “Uomini e paesaggi”, conversazioni con esperti di storia e tradizioni organizzate dalla Associazione per la Storia dell’Agricoltura marchigiana nel Museo di Storia della Mezzadria Sergio Anselmi.

Gli aspetti meno conosciuti del rapporto fra città e campagna, fra mondo contadino e vita di paese saranno analizzati dalla professoressa Olimpia Gobbi, esperta di storia dell’agricoltura e collaboratrice della rivista di storia economica e sociale “Proposte e ricerche”, nella conversazione “Agricoltura e vita di paese”. Il paese vive di agricoltura non solo perché arrivano nelle case padronali i prodotti e il lavoro dei mezzadri, ma anche perché molti paesani coltivano orti, giardini di agrumi, vigne.

Ortaggi, arance, vino raggiungono mercati anche lontani. E che cosa accade agli artigiani di paese quando la campagna viene pesantemente colpita dalla crisi agraria dell’ultimo ventennio dell’Ottocento? Molti sono costretti ad emigrare. Anche le donne partono, da sole, lasciando a casa mariti e figli e raggiungono mete inaspettate, come l’Egitto dove lavorano come balie e domestiche.

Olimpia Gobbi, Storica, insegnante e ricercatrice universitaria di storia moderna presso l’Università Politecnica delle Marche e presso il Centro Studi Storici dell’Ateneo di San Marino, partecipa e collabora con diverse riviste storiche tra cui “Proposte e ricerche”. E’ stata Assessore alla cultura della Provincia di Ascoli Piceno.

È autrice di studi e pubblicazioni su comunanze e proprietà collettive, la mezzadria e la ristrutturazione fondiaria fra XVI e XVIII secolo, i mestieri di montagna, lavoro femminile e emigrazione fra Otto e Novecento. Si ricordano due suoi volumi: “Emancipazione delle donne nelle Marche del Sud. Lavoratrici, monache e migranti fra Settecento e primo Novecento” Andrea Livi Editore, 2017 e “I Sibillini oltre il mito. Aspetti socio-economici di una regione appenninica nei secoli XV-XVIII”, Edizioni Staf, 2003.

Fin dal 2005 le conversazioni si chiudono di volta in volta con l’assaggio di un vino di qualità della regione, per sottolineare l’importanza per la moderna imprenditoria della antica e nobile coltura della vite.

Dall’Associazione per la Storia dell’Agricoltura Marchigiana

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