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Era solo il pre festival… Ma Senigallia balla già con il Summer Jamboree 2018

Partiti alla grande i tre giorni di "riscaldamento", con tanta gente ai concerti alla Rocca e i corsi del Dance Camp - FOTO

Summer Jamboree #19 - Hawaiian Party - 8 agosto 2018 - Senigallia (AN)
Summer Jamboree 2018 - piazza del Duca affollata per l'ultima giornata di prefestival

Per essere stati “solo” giorni di pre festival, non si può che parlare di partenza a razzo per il Summer Jamboree #19 a Senigallia, con tanta gente ad affollare da subito in centro storico gli spazi (finora limitati all’area della Rocca Roveresca) che si sono tuffati nell’atmosfera rock’n’roll.

Piazza del Duca e i giardini Palazzesi, attorno alla Rocca, hanno già dato vita al Rockin’ Village del Summer Jamboree con stand dal sapore vintage che hanno attratto la curiosità dei visitatori a caccia del look perfetto per il festival della cultura e della musica USA anni ’40 e ’50.

Summer Jamboree 2018 - ultima giornata di prefestivalSummer Jamboree 2018 - ultima giornata di prefestivalSummer Jamboree 2018 - ultima giornata di prefestival

La piazza e i giardini sono anche il luogo in cui i balli si sono scatenati grazie ai deejays, ai primi gruppi dal vivo che hanno “scaldato” il pubblico del Summer Jamboree in vista dell’inizio ufficiale del festival, ai corsi di ballo gratuiti che si tengono ogni pomeriggio. Corsi che, per i veri appassionati, si svolgono alla Rotonda a Mare, dove è già partito il Dance Camp.

Summer Jamboree 2018 - Dance Camp alla Rotonda a MareSummer Jamboree 2018 - Dance Camp alla Rotonda a MareSummer Jamboree 2018 - Bellezze alla Rotonda a Mare

E mentre le immagini di questo articolo, di Beatrice Perticaroli e Mattia Mancini, ci raccontano la giornata del 3 agosto, chiusura del pre festival, il Summer Jamboree inizia davvero, con l’esordio dei concerti al Foro Annonario e in piazza Garibaldi, con le auto d’epoca parcheggiate in piazza Simoncelli e le nottate di dopo festival alla Rotonda a Mare.

 

Commenti
Solo un commento
iz6qzm 2018-08-05 17:39:33
Assomiglia sempre di più alla “Milano da bere” questa Senigallia Jamborèe fatta di lustrini e paillettes, ammiccamenti e sensibile attenzione nei confronti dei forti, siano essi operatori turistici (amanti della precarietà da usare e gettare) o immobiliaristi (l’uno contro l’altro armati e tutti insieme sodali nell’assalto al territorio) e sempre più lontana dai bisogno popolari si chiamino disabili (ai quali si lesinano risorse), migranti (trattati con la “carità dell’hotel Lory), famiglie indigenti che ricevono sfratti e interruzione di servizi in particolare sanitari. Non stupisce quindi le notizie di chiusura di reparti ospedalieri. Certo si è cominciato con passo felpato, notizie incerte, percentuali rassicuranti, motivi di efficienza ma il risultato sarà sicuro: altri pezzi di patrimonio pubblico, per altro possibile presidio e garanzia per i bisogni sanitari di tutti i cittadini, da regalare ai privati, per reperire quei fondi che serviranno per altre ”splendide estati” di caterpillaraggini (ormai stucchevole parodia dell’impegno e della solidarietà) e “grease” america old style per la felicità di pochi e noti. Tutto questo tra l’attonito e complice sguardo di una “sinistra del principe” che dissente ma alla fine “non può fare a meno” (perchè la destra, come i barbari della poesia di Kavafis, è un alibi e una soluzione per loro ipocrisia). Ci auguriamo invece che di fronte a questa ennesima gaglioffaggine la città reagisca, i cittadini presidino un loro bene e un loro diritto, che la Sanità rappresenta e che magari da qui incominci una discussione su un’altra città possibile.
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