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Martinangeli e Palma sull’uscita di Mandolini dal gruppo consiliare del M5S

"Mandolini si è tirato fuori da solo e già da tempo dalla comunità pentastellata locale, regionale e nazionale"

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Stefania Martinangeli ed Elisabetta Palma

Nella seduta del Consiglio comunale del 19 luglio 2018 è stata, infine, ufficializzata l’uscita del consigliere comunale Riccardo Mandolini dal gruppo consiliare del M5S di Senigallia ed il suo ingresso nel cosiddetto “gruppo misto”.

Non abbiamo volutamente risposto, nell’immediatezza, al fantasioso comunicato stampa di Mandolini pubblicato il 12 luglio scorso, che ha ricevuto sulla sua bacheca FB, i “mi piace” di esponenti locali del PD e di LeU (e la cosa non ci sorprende).

In realtà, il consigliere Mandolini si è tirato fuori da solo e già da tempo dalla comunità pentastellata locale, regionale e nazionale, non partecipando a banchetti su temi nazionali e locali, né ad eventi pubblici, nemmeno in occasione delle ultime elezioni politiche, né tantomeno ad incontri con la cittadinanza, nonché mantenendo costante la sua ostilità manifesta nei confronti del gruppo consiliare del M5S senigalliese, in particolare quando quest’ultimo assumeva posizioni di scontro con la maggioranza PD su temi scottanti quali la “fusione per incorporazione” con il comune di Morro d’Alba, l’unione dei comuni, la sanità locale, esprimendo oltre 80 voti ribelli in consiglio.

Le scuse accampate da Mandolini sono puerili: il fatto è che egli ha occupato abusivamente il seggio del M5S per ben sette mesi, da gennaio 2018 ad oggi, avendo – per sua stessa ammissione– rifiutato di iscriversi alla nuova associazione del M5S, di aderire al nuovo statuto, al codice di comportamento e contestando perfino la elezione del nostro capo politico Luigi Di Maio.

Se non si riconosce più negli ideali del M5S, che presentandosi per la prima volta alle comunali del 2015 ha ottenuto a Senigallia il 14,27% delle preferenze, risultando la prima forza politica di opposizione, allora che si dimetta e lasci il posto che ha avuto solo grazie al simbolo, non certo alla sua notorietà, al primo dei non eletti della lista certificata del M5S senigalliese: quel posto non gli appartiene! Mandolini non è più “portavoce” della comunità che ha espresso il voto e che ha riposto la fiducia nel M5S, quindi, almeno per coerenza rispetti il vincolo di mandato, che costituisce uno dei capisaldi del M5S, e si dimetta!

Mentre Mandolini rinnega il MoVimento che lo ha portato a sedere sui banchi del Consiglio comunale, noi siamo orgogliose, invece, di far parte di una forza politica che ha rinunciato a 42 milioni di finanziamenti pubblici e che nella passata legislatura ha donato oltre 20 di milioni di euro al fondo di garanzia per il microcredito e che con il decreto dignità vuole ridare speranza a migliaia di precari sfruttati e contrastare il gioco d’azzardo e che – con i tagli ai privilegi della casta – sta finalmente finanziando la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma del 2016 e 2017, dopo due anni di inedia dei passati governi Renzi-Gentiloni.

La nostra attività di portavoce del M5S continua ancora con più determinazione: durante l’ultimo consiglio comunale del 19 luglio 2018, abbiamo presentato due interrogazioni e tre mozioni, mentre una quarta mozione sulla questione delle degenze della gastroenterologia di Senigallia, già depositata, è stata spostata alla seduta consiliare prossima, del 30 luglio.

Interrogazioni:
La nostra prima interrogazione sulle condizioni di degrado dei cimiteri comunali non ha ricevuto nessuna risposta soddisfacente: in particolare abbiamo evidenziato lo stato d’abbandono delle aree verdi e l’infestazione di erbacce nei vialetti di ghiaia, il fatto che il cancello dell’ingresso superiore del cimitero maggiore è rotto da anni, permettendo a malintenzionati di introdursi e compiere ripetuti furti e danneggiamenti all’attività commerciale ivi presente, che il bagno pubblico (alla turca) è inaccessibile all’utenza anziana o disabile e che il bagno dell’ingresso inferiore presenta una grossa crepa a tutta parete, e che non è possibile procedere alla raccolta separata dell’umido (piante e fiori secchi) dalla indifferenziata.
I cittadini di Senigallia che vanno a far visita ai loro cari scomparsi e che ci riferiscono che mai – a loro memoria – hanno visto un tale stato di degrado e di abbandono delle tre aree cimiteriali, si sentiranno derisi dalla risposta dell’assessore, secondo il quale gli sfalci d’erba verrebbero eseguiti regolarmente (con erbacce nei vialetti di ghiaia alte più di un metro), il cancello sarebbe stato aggiustato alcun settimane fa e comunque né il cancello né il bagno alla turca sarebbero di competenza comunale perché di pertinenza del convento dei Cappuccini. Relativamente alla raccolta differenziata, invece, l’assessore Monachesi non ha potuto che convenire con noi: non c’è.

Con la seconda interrogazione, in merito alla prossima inaugurazione, in piazza Saffi, del Totem multimediale, chiedevamo al sindaco se era sua intenzione di concederne l’uso ai movimenti o partiti politici , quale il M5S ,al quale non e’ stata autorizzata l’installazione di una bacheca. Il sindaco, in spregio ad ogni forma di pluralismo politico che connota questa consiliatura a guida PD, ci ha invitato all’inaugurazione per farci vedere quanto e’ bravo, precisando, però, che il totem e’ per le associazioni.

Mozioni:
La prima Mozione da noi presentata, approvata all’unanimità dall’assemblea consiliare, era un invito a Sindaco e Giunta ad attivarsi al fine di rivedere il Regolamento per la tutela e la valorizzazione del paesaggio agrario, al fine di aggiornare il Regolamento di polizia rurale nonché di integrarlo con le norme del Piano d’Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (PAN-fitofarmaci), di cui al DM 22 gennaio 2014. Ciò al fine di ridurre i rischi e gli impatti dei prodotti fitosanitari sulla salute umana, sull’ambiente e sulla biodiversità; promuovere l’applicazione della difesa integrata, dell’agricoltura biologica e di altri approcci alternativi; proteggere gli utilizzatori dei prodotti fitosanitari e la popolazione interessata; tutelare i consumatori; salvaguardare l’ambiente acquatico e le acque potabili; conservare la biodiversità e tutelare gli ecosistemi.

Il Comune di Senigallia si era già impegnato a non utilizzare il glifosate in nessuna parte del territorio comunale, nemmeno sui marciapiedi, a seguito di una mozione del M5S del 29 luglio 2015, anch’essa approvata all’unanimità e destinata ad integrare il Piano del verde urbano, segno che, in tema ambientale, anche in codesta attuale amministrazione si riscontra una forte sensibilità.
La seconda Mozione verteva, sul tema, a noi caro, della sicurezza urbana, impegnando l’amministrazione a sottoscrivere – come hanno già fatto altri 13 comuni della nostra provincia – il patto per la sicurezza con il Prefetto, al fine di accedere ai fondi destinati anche all’implementazione del sistema di telecamere per la videosorveglianza. A Senigallia dovevano esserci 26 telecamere ma ne funzionano (a malapena) SOLO TRE. Il vicesindaco ha dichiarato che il Comune ha deciso di non aderire, con motivazioni risibili, perché le telecamere già ci sono (ma non funzionano), perché la delinquenza a Senigallia è residuale e perché i fondi ministeriali sono pochi. Incomprensibile!
Le telecamere sono uno strumento indispensabile per il lavoro delle forze dell’ordine e sono un supporto ad eventuali denunce di cittadini colpiti da un atto criminoso. Ci viene raccontato che tra 10 giorni tutte le telecamere saranno aggiustate e, con nostro disappunto, la nostra mozione, che ha ricevuto il sostegno di tutte le forze di opposizione (tranne che del consigliere Perini), è stata respinta con convinzione dal gruppo consiliare PD, visto l’intervento del suo capogruppo Santarelli, nonché da quasi tutta la maggioranza.

Con la terza Mozione siamo tornate a richiedere una ulteriore modifica del “Regolamento comunale sugli apparecchi di trattenimento e svago e sulle sale da giochi”. Sappiamo infatti che e’ al vaglio del Parlamento una proposta di legge per il divieto totale di pubblicità dell’#azzardo su tutti i mezzi di informazione, come già avviene per il tabacco e che La Regione Marche ha approvato nel 2017 la nuova disciplina regionale per la prevenzione ed il trattamento del gioco d’azzardo patologico e della dipendenza da nuove tecnologie e social network. (Legge Regione Marche N. 3 del 07/02/2017).

Abbiamo quindi richiesto a Sindaco e Giunta l’impegno ad aggiornare il “Regolamento comunale sugli apparecchi di trattenimento e svago e sulle sale da giochi”, così come già modificato con Delibera n. 56 del 29/06/2016 in ordine agli orari, con la nuova disciplina regionale per la prevenzione ed il trattamento del gioco d’azzardo patologico e della dipendenza da nuove tecnologie e social network (Legge Regione Marche N. 3 del 07/02/2017), nonché ad istituire un pubblico elenco degli esercizi in possesso del marchio “No Slot”, dando seguito a quanto previsto dalla L.R. all’art. 5 (Competenze dei comuni), comma 5 (“I Comuni istituiscono un pubblico elenco degli esercizi previsti all’articolo 3, presenti sul proprio territorio, in possesso del marchio “No Slot” e possono per questi prevedere forme premianti.); ad intraprendere e rafforzare l’azione della Polizia Locale al fine di far rispettare la normativa regionale vigente, dando seguito, in particolare, a quanto previsto dalla L.R. all’art. 5 (Competenze dei comuni) comma 6 (“I Comuni esercitano l’attività di vigilanza in ordine al rispetto di quanto previsto da questa legge relativamente all’utilizzo del logo regionale “No Slot” previsto all’articolo 10, nonché alle disposizioni previste agli articoli 7 e 8.) ed infine a vietare qualsiasi attività pubblicitaria relativa all’apertura o all’esercizio di sale da gioco che prevedono vincite in denaro, nonchè la concessione di spazi pubblicitari istituzionali e l’attività di comunicazione istituzionale, per pubblicizzare i giochi che prevedono vincite di denaro, dando seguito a quanto previsto all’art. 7 (Divieto di pubblicità) (“Ai fini della tutela della salute pubblica e della prevenzione della dipendenza dal gioco, è vietata qualsiasi attività pubblicitaria relativa all’apertura o all’esercizio delle sale previste all’articolo 3.”)

Tale nostra ultima Mozione è stata rinviata all’esame congiunto delle commissioni consiliari permanenti I° e IV°.
Aspettiamo i vostri contributi per portare la vostra voce nel consiglio comunale, continueremo a tenervi informati, come sempre, anche attraverso i social network. A tale proposito, vi segnaliamo l’apertura della nostra nuova pagina FB.

Stefania Martinangeli ed Elisabetta Palma
Gruppo Consiliare M5S

 

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