A Senigallia la presentazione del “nuovo” dizionario delle donne marchigiane
Il 24 giugno a Iobook una edizione riveduta e aggiornata
Atteso appuntamento domenica 24 giugno, alle 21.15, presso la Libreria Iobook (Via Cavour, 32 – Senigallia).
Dopo trentatré presentazioni in giro per le Marche e la penisola, il “Dizionario biografico delle donne marchigiane 1815-2018” (a cura di Lidia Pupilli e Marco Severini, Ed. il lavoro editoriale, 2018, pp. 346) torna a Senigallia con un’edizione aggiornata, riveduta e ampliata da dove era partito lo scorso 8 marzo.
Allora si chiamava “Dizionario Biografico delle Marchigiane” – e ancora venerdì scorso così lo recensiva il “Corriere Adriatico”, con la penna di Lucilla Niccolini – ma, una volta conclusa la prima edizione, i curatori (rispettivamente Vicepresidente e Presidente dell’Associazione di Storia Contemporanea che ha promosso l’intero progetto nel 2016) si sono rimessi al lavoro, dopo aver dialogato con i territori e coinvolto nuove studiose.
Ne è nato un volume completamente diverso, con una cinquantina di schede e di pagine in più, un nuovo titolo e un’operazione editoriale che ha richiamato l’attenzione di un pubblico variegato. Se viviamo ancora in una società per larga parte maschile e maschilista, questo volume offre l’occasione di ripensare non solo il presente, ma anche il nostro passato. Che è molto più ricco di quanto comunemente si pensi e, soprattutto, molto più popolato da donne di quanto non raccontino manuali e libri di storia.
La prospettiva del “Dizionario” è decisamente innovativa: da una parte ci sono le donne che dalla fine del Settecento ai nostri giorni hanno cercato, per prime, di cambiare la società: magari con un viaggio in Italia, come ha fatto Margherita Sparapani, oppure con il primo voto depositato in un’urna da parte di una donna (Maria Alinda Bonacci Brunamonti), con la prima avvocata della storia nazionale (Elisa Comani), con la prima sindaca (Ada Natali) o con le prime elettrici della storia italiana ed europea. Nove su dieci delle quali erano di Senigallia, anche se per novant’anni la comunità lo aveva dimenticato e, attualmente, essa è attratta, o per meglio dire, distratta da cose di tutt’altro rilievo.
D’altra parte, c’è il racconto, non meno avvincente ed entusiasmante, delle donne comuni che hanno lasciato una traccia profonda nell’età contemporanea, le donne che si sono sobbarcate la responsabilità di intere famiglie, che hanno sostituito la parte maschile di fronte a cesure improvvise, che hanno delineato con le loro scelte i presupposti di una società più libera ed uguale: è il mondo delle balie, delle giornaliere, delle operaie, delle contadine, delle sarte (tra cui le due anconetane che salvarono 4.000 soldati italiani imprigionati, nel settembre 1943, dai nazisti nella caserma Villarey), delle staffette partigiane che, sorprendendo gli uomini con il loro coraggio, hanno creduto in un’Italia migliore e diversa, democratica e partecipata.
Il “Dizionario” vanta, infine, un linguaggio chiaro e lineare, accessibile a tutti. Non è poco, di questi tempi. Saranno i curatori stessi a illustrare alla cittadinanza le novità e le particolarità di questa nuova edizione.
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!