Al Teatro Nuovo Melograno “Io obietto”
Venerdì 22 giugno, spettacolo in occasione dei quaranta anni della legge 194/78, che regola interruzione volontaria gravidanza
Spettacolo teatrale che affronta il tema dell’obiezione di coscienza e di come essa limiti e leda quotidianamente la salute e i diritti delle donne. Per festeggiare i quaranta anni della legge 194/78 che regola l’interruzione volontaria di gravidanza, Il Movimento Donne Contro i Fascismiorganizza lo spettacolo teatrale “Io Obietto”.
La libera scelta delle donne in tema di maternità è un diritto fondamentale da preservare contro ogni strumentalizzazione. “Io Obietto” è uno spettacolo di Elisabetta Canitano con la regia di Amandio Pinheiro messo in scena da quattro attrici, Chiara David, Natalia Magni, Laura Nardi e Valentina Valsania che con ironia e irriverenza raccontano la storia di Bianca, incinta di venti settimane, gravidanza gemellare, viene ricoverata in ospedale perché ha l’utero dilatato.
Anche se la madre è in pericolo di vita, GLI OBIETTORI scelgono di non intervenire. In Italia l’obiezione di coscienza è così diffusa (70% del personale è obiettore e in alcune regioni si sfiora il 90%) da rendere difficile anche nelle strutture pubbliche l’applicazione della normativa. Lo spettacolo affronta quindi il tema dell’obiezione di coscienza e dell’influenza della Chiesa sul sistema sanitario nazionale.
Cosa succede alla donna se tutti i medici sono obiettori? Ricordiamo la storia di Valentina Milluzzo, incinta di 19 settimane che è morta di sepsi il 16 ottobre 2016 in un ospedale di Catania, i medici tutti obiettori si erano rifiutati di intervenire finché non si fosse fermato il battito fetale. Io obietto è uno spettacolo teatrale che spiega come è possibile che accada. Che sia accaduto ieri,che accada oggi, e come sia possibile che accadrà domani.
Un’occasione per riflettere insieme e rafforzare la consapevolezza sui diritti delle donne. Vi aspettiamo!
Per info e prevendite:
Fb: Movimento Donne Contro i Fascismi
Web: www.nuovomelograno.it
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