Il prossimo film d’autore proposto di lunedì racconterà la particolare storia di Pierre, un giovanissimo produttore di latte, la cui vita ruota intorno alla sua azienda agricola, alla sorella veterinaria e ai suoi genitori. Mentre in Francia sta dilagando un’epidemia vaccina, Pierre scopre che uno dei suoi animali è infetto.

L’epidemia mette seriamente a rischio la sua azienda, ma Pierre non intende rassegnarsi: spinto dalla forza della disperazione, saprà tentare l’impossibile pur di salvare i suoi animali e con essi il proprio lavoro.

È questo il soggetto di un film francese – Petit Paysan – Un eroe singolare, patrocinato da Slow food – che ha rappresentato un vero e proprio caso nazionale, finendo per vincere tre premi César e conquistare il Premio Foglia d’Oro a France Odeon. Ecco dunque il cinema transalpino tornare a proporre una sua specialità, centrando l’attenzione sulla vita della provincia e soprattutto quella della campagna. Pur limitato dalla straordinaria economia di mezzi e contando su una scenografia minimale, il regista Hubert Charuel, alla sua opera prima, ha trattato una materia in fondo a lui molto familiare, ispirato dalla fattoria che i suoi genitori possiedono nei pressi di Reims. Anche grazie a questa consapevolezza, nonché a un brillante lavoro su luci e suoni, è riuscito a riproporre un mondo incredibilmente realistico intorno alla singolare bellezza singolare di Swann Arlaud, l’attore principale, e alle sue vacche. Il suo film contiene inoltre una sapiente alternanza di sguardi: c’è il profilo del documentarista, ma anche lo spirito del thriller, e al tempo stesso non mancano importanti riflessioni di natura etica e sociale sul lavoro degli allevatori e la mancata attenzione delle istituzioni rispetto ai loro problemi.

Petit Paysan – Un eroe singolare sarà proiettato al Gabbiano solo alle ore 21.15 di lunedì 21 maggio con biglietto di ingresso a 6 euro.

Nei due giorni seguenti il Gabbiano proporrà un’altra proiezione speciale: si tratta di Kedi – La città dei gatti, un documentario di produzione turco-americana diretto da Ceyda Torun. È il racconto di come una delle più belle città del mondo, Istanbul, sia letteralmente caratterizzata da centinaia di migliaia di gatti di strada, che si aggirano liberi per la metropoli. Da tempo immemorabile essi vagano liberi, entrando e uscendo dalle vite degli abitanti, diventando una componente essenziale delle tante comunità che rendono così ricca la città sul Bosforo. Questi gatti vivono davvero a metà tra la dimensione selvaggia e quella domestica, portando gioia e serenità nelle persone che essi scelgono di adottare. La regista illustra in maniera davvero interessante questa peculiarità di Istanbul, sottolineando come i gatti incarnano al tempo stesso sia il caos che la profonda cultura cittadina.

Come una favola, il film è spesso girato ad altezza animale, con riprese ardite che riescono a comunicare una grande serenità d’animo. La pellicola ci restituisce la natura autentica del felino, per nulla addomesticato o umanizzato: ogni gatto interpreta se stesso nel suo girovagare quotidiano in cerca di cibo, camminando tranquillamente tra la folla che sa rispettarli senza stressarli. Ma la protagonista del film è naturalmente anche Istanbul: Ceyda Torun sa offrirci i più suggestivi scorci e vicoli di una città mozzafiato, esplorata a tratti anche dall’alto grazie alle riprese offerte dai moderni droni.

Kedi – La città dei gatti sarà in programmazione nella serata di martedì 22 maggio (alle ore 21.15) e nel pomeriggio di mercoledì 23 maggio (alle ore 18.30), sempre con biglietto di ingresso a 5 euro.

Ricordiamo che per tutti gli spettacoli i biglietti sono sempre acquistabili in qualsiasi momento anche online sul sito www.cinemagabbiano.it.