Concluso il laboratorio autobiografico rivolto a donne immigrate
Le donne hanno partecipato attivamente al percorso in un clima di confidenza e complicità
Si è concluso lo scorso 7 maggio il laboratorio autobiografico rivolto a donne immigrate, del progetto “Le donne migranti raccontano le donne: per un futuro da cucire insieme”, sostenuto con i fondi dell’Otto per Mille della Chiesa Valdese.
Il percorso, suddiviso in due fine settimana, ha visto la partecipazione attiva di circa 12 donne provenienti da: Pakistan, Afghanistan, Bangladesh, Tunisia e Nigeria. Il lavoro di tipo esperienziale ha permesso di lavorare sull’identità personale attraverso l’esplorazione, anche grafica, del proprio nome e delle modalità con cui viene dato nelle varie culture; abbiamo approfondito il significato dell’essere donna qui e nel paese d’origine, attraverso l’elenco degli episodi salienti della vita e la suddivisione del tempo e delle proprie attività durante la giornata.
Successivamente si è parlato delle figure importanti della propria vita per poi raccontare l’esperienza del viaggio con tutte le aspettative, paure, speranze, desideri e timori che l’hanno accompagnato. Infine, si è guardato al futuro, raccontandosi quello che si vorrebbe. Le donne hanno partecipato attivamente al percorso in un clima di confidenza e complicità.
È emerso il ritratto di donne coraggiose e innamorate della loro famiglia, che vanno avanti nonostante fatiche e difficoltà, consapevoli di sé, del proprio valore e dell’importanza del loro lavoro; donne che, pur nella complessità legata al vivere fra due culture, non rinunciano a momenti di condivisione reciproca non appena se ne presenta l’occasione. L’ultimo giorno ci hanno allietate con i loro canti tradizionali e poi abbiamo fatto festa, mangiando insieme i saporiti piatti tipici che avevano appositamente cucinato.
da Maria Rosaria Baldin
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