In merito alla convocazione del ‘Consiglio grande’ sui fatti dell’alluvione, il Sindaco Mangialardi ed alcuni consiglieri di opposizione vogliono mettere il bavaglio al Coordinamento dei comitati degli alluvionati.

Ieri (Ndr:8 maggio) , infatti, si è tenuta la riunione dei capigruppo consiliari per discutere le modalità di svolgimento del ‘Consiglio grande’ sui tragici fatti, che hanno colpito Senigallia il 3 maggio del 2014.

A parole, qualche tempo fa, il Sindaco Mangialardi e il PD lo avevano presentato come un’occasione per far partecipare tutti ad un confronto: politica, tecnici, associazioni e cittadini per una discussione sul tema dell’alluvione e del rischio idrogeologico del fiume Misa.
Invece, nella prima riunione utile per organizzare i lavori del ‘Consiglio grande’ sono stati posti i primi ‘paletti’, le prime ‘limitazioni’ al dibattito e al confronto. Eccone alcuni:

1- potrà partecipare un numero ristretto di associazioni o cittadini e, comunque, ciascuno avrà un tempo massimo di 5 minuti a disposizione per il proprio intervento;
2- i soggetti privati, che verranno ammessi a partecipare, dovranno inviare preventivamente le domande al Presidente del Consiglio per permetterne l’esame;
3- gli interventi e le domande non dovranno riguardare argomenti oggetto dell’indagine penale e, quindi, le cause e le responsabilità dell’alluvione non potranno in alcun modo essere citate.

La Lega non ci sta. Questo è il metodo ‘mangialardiano’, che non vuole opposizione, ma soprattutto non vuole che qualcuno parli delle cause dell’alluvione e dei continui rischi di esondazione, che hanno caratterizzato questi ultimi anni. In poche parole, un vero e proprio ‘bavaglio’ alla libertà di espressione, di parola e di pensiero. Il Sindaco Mangialardi, la maggioranza PD, ma anche alcuni Consiglieri dell’opposizione, non desiderano interferenze, non vogliono che ci si confronti e si parli dell’alluvione. Ciò che sarà consentito di dire a coloro che vorranno intervenire, lo decideranno il Sindaco Mangialardi, il PD e alcuni consiglieri di opposione.

La Lega, quindi, non ci sta. Non accetta questo ‘metodo’ di confronto e di dibattito. La Lega non accetta questa ‘farsa’ ridicola e fuori da ogni logica democratica. Non si possono mettere bavagli o impedire a cittadini e associazioni di esprimersi su fatti importanti quali quelli dell’alluvione.

Ciò che è davvero grave in tutto questa ‘farsa’, è che questa modalità è accettata, ed in alcuni casi supportata, da alcuni consiglieri dell’opposizione.

Il confronto democratico, la reale ricerca della verità, anche se può far male a chi governa, sono principi e presupposti calpestati, ancora una volta, da una Amministrazione e da una certa opposizione, ormai ‘politicamente complice’ del Sindaco.
La Lega non ci sta e chiede che venga data voce, e tutto il tempo necessario, ai comitati dei cittadini, gli unici che nella vicenda dell’alluvione hanno avuto il coraggio di far emergere la verità dei fatti e dei documenti.

Dove sono le altre forze di opposizione?
Senigallia Ben Comune, movimento che da sempre ha affiancato il comitato dei cittadini, per quale ragione non urla forte con noi?
M5S, o meglio le due consigliere che fanno opposizione reale, perché si mostrano cosi fredde, se non ostili ai comitati dei cittadini?

Un invito a queste due forze politiche libere: uscite dall’angolo in cui la coppia Mangialardi- Paradisi vi hanno relegato e riprendete insieme a noi a battervi a fianco ed a favore dei cittadini. La città ne ha bisogno!
Il Capogruppo consiliare al Consiglio di Senigallia
e coordinatore comunale e territoriale Valli Misa-Nevola
Davide Da Ros