Che i soliti noti no global fossero pronti a strumentalizzare la falsa  e indecorosa accusa di razzismo verso Opera Pia e Cooperativa Solidarietà non stupisce nessuno.

Che alla triste manifestazione in piazza Saffi abbia presenziato fisicamente Francesco Mancini, esponente si della sinistra radicale ma, prima di tutto, Consigliere di amministrazione della Fondazione Città di Senigallia è fatto di una gravità istituzionale inaudita.

La Fondazione, i cui consiglieri sono espressi dal Consiglio comunale, gestisce una casa di riposo che di fatto concorre con l’Opera Pia e che è soggetta a controllo pubblico.

La presenza del consigliere Mancini, per il quale la prudenza istituzionale sembra una chimera, non può che leggersi come un attacco strumentale ad una istituzione seria come l’opera Pia e come l’ennesima caduta di stile della Fondazione.

Delle due l’una. O Francesco Mancini si dimette, anche su auspicabile richiesta del presidente Guzzonato che non può restare in silenzio, o il sindaco Mangialardi promuova un atto di sfiducia verso questo consiglio di amministrazione con conseguente revoca dell’attuale mandato e nomina di un nuovo consiglio.