Medici Senza Frontiere ospite di Fosforo: la festa della scienza 2018 a Senigallia
L'organizzazione medico umanitaria sarà presente con mostra fotografica e un viaggio virtuale nella fuga da guerra e povertà
Torna l’11-12-13 maggio a Senigallia la festa della scienza, torna in una parola Fosforo.
E con alcune novità oltre ai laboratori, alle animazioni ludico-scientifiche e agli spettacoli: all’8^ edizione sarà infatti presente Medici Senza Frontiere (MSF) con una serie di attività che consentiranno agli studenti e al pubblico presente di confrontarsi con la realtà che ogni giorno vivono le popolazioni in fuga da guerra e povertà e gli operatori umanitari di MSF impegnati in prima linea per prestare assistenza medica in diverse aree di crisi.
Non si parlerà solo di chimica, di fisica del sole, di dna o di tecnologia: anzi la tecnologia sarà al servizio dei volontari del gruppo MSF Ancona presenti in piazza del Duca a Senigallia con un grande stand interattivo sul tema: “Medici Senza Frontiere: da persone a persone. Il valore dell’aiuto medico-umanitario in contesti di emergenza”. Al suo interno il pubblico potrà vivere una serie di esperienze multisensoriali, per sperimentare la realtà che ogni giorno gli operatori di MSF si trovano a fronteggiare per portare soccorso a chi è vittima di conflitti, catastrofi naturali, carestie, epidemie.
La mostra fotografica “Con gli occhi di Medici Senza Frontiere” offrirà uno spaccato sulle azioni, le sfide e i dilemmi affrontati dalla più grande organizzazione medico-umanitaria indipendente al mondo; con la “#MILIONIDIPASSI Experience”, grazie a visori a 360 gradi, si potrà vivere l’esperienza immersiva nelle drammatiche condizioni di chi è costretto ad affrontare estenuanti viaggi via terra e via mare per fuggire da guerre e povertà, sulle rotte che dalla Siria portano in Grecia, poi lungo i Balcani, o nelle baracche fatiscenti dei campi profughi del Sud Sudan, dove centinaia di migliaia di persone sono sfollate a causa delle violenze della guerra civile. E ancora: per i ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado, nelle mattinate di venerdì 11, sabato 12 e domenica 13 maggio, saranno organizzati laboratori e dimostrazioni pratiche delle attività che gli operatori umanitari di MSF svolgono in diversi contesti di emergenza. La voce degli operatori umanitari e il racconto delle loro esperienze, insieme con la proiezione di filmati e la lettura di testimonianze dal campo, saranno i protagonisti dell’incontro aperto al pubblico sabato 12 maggio, alle 17 presso lo stand di MSF.
“Quella della Festa della Scienza è un’occasione unica per MSF per incontrare bambini e ragazzi e stimolarli a riflettere e a confrontarsi, con la difficile realtà di tanti loro coetanei che affrontano quotidianamente problemi tanto più grandi di loro”, spiega la coordinatrice del Gruppo MSF di Ancona, Annamaria Mandese, “La nostra presenza alla manifestazione vuole appunto evidenziare il valore dell’azione umanitaria, della solidarietà e della condivisione di quelle emozioni – dolore, rabbia, paura, gioia, speranza – che ogni giorno vengono vissute dai pazienti e dagli operatori umanitari di MSF e in cui tutti gli esseri umani si riconoscono. Questo è anche il messaggio di #Umani: la nuova campagna MSF, lanciata per i 25 anni di MSF Italia e che celebra il gesto umanitario nella sua essenza, invitando alla solidarietà e all’aiuto”.
I volontari del Gruppo di Ancona saranno a disposizione dei visitatori per accompagnarli a conoscere e sperimentare il mondo di MSF.
Orari di apertura dello stand: venerdì 11 maggio dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.30; sabato 12 dalle 10 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30; domenica 13 dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30.
Medici Senza Frontiere realizza progetti in oltre 70 paesi al mondo e nel 2016 ha effettuato più di 9 milioni e mezzo di visite mediche, ha effettuato oltre 92.000 interventi chirurgici, aiutato a nascere più di 250.000 bambini. Tra gli esponenti più illustri dell’organizzazione, l’infettivologo marchigiano Carlo Urbani, morto nel 2003 in Vietnam mentre si occupava dell’emergenza Sars, che è stato anche presidente nazionale di MSF.
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