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Senigallia: maltrattamenti, divieto di avvicinamento all’ex convivente per un 40enne

La donna, residente a Senigallia, aveva sporto denuncia ai Carabinieri di Ostra nei confronti di un corinaldese

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Carabinieri

I Carabinieri della Compagnia di Senigallia hanno dato esecuzione ad una ordinanza di misura cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Ancona, su richiesta del PM della Procura della Repubblica, nei confronti di un 40enne di Corinaldo, consistente nel divieto di avvicinamento all’ex convivente ed ai luoghi da lei frequentati ed in particolare la sua abitazione in Senigallia.


I reati contestati sono i maltrattamenti in famiglia aggravati e le lesioni personali aggravate.
A rinforzare il quadro probatorio oltre alla denuncia dell’ex compagna dell’uomo, anche sms e registrazioni di conversazioni telefoniche.

L’indagine ha preso avvio dalla denuncia presentata ai Carabinieri di Ostra dalla ex convivente dell’indagato, una donna di 34 anni che è stata costretta a cambiare casa ed a trasferirsi a Senigallia con i due figli minorenni.

La donna ha riferito dei plurimi atti di violenza fisica, umiliazioni, ingiurie, minacce di morte (“ti taglio come una salsiccia! Ti butto l’acido così non ti trova più nessuno”, le avrebbe detto l’uomo) oltre a maltrattamenti anche in presenza dei figli minori nati dalla loro relazione.
La donna ha raccontato che tutto era cambiato subito dopo la nascita dei figli. Il compagno sarebbe diventato aggressivo e minaccioso.

Dopo la nascita dell’ultimo figlio la situazione sarebbe degenerata ulteriormente e oltre agli insulti e alle minacce verbali sarebbe subentrata la violenza fisica.

Dopo aver cambiato casa, nel mese di dicembre, alla presenza dei figli, sarebbe stata aggredita dall’ex compagno a casa della madre di lui, dove si era recata per lasciare i bambini secondo l’ordine del Tribunale nella causa di affidamento dei figli. Sarebbe stata affrontata e minacciata dall’ex con una mazza da baseball. L’uomo, oltre a spintonarla con violenza mandandola a sbattere contro la sua auto, dopo che la donna si era rifugiata all’interno dell’abitacolo, avrebbe danneggiato la carrozzeria della macchina colpendola a calci e con la mazza stessa.

Poi nel mese di gennaio avrebbe raggiunto l’ex convivente fin dentro l’ospedale di Fano minacciandola di morte.

La denunciante ha precisato ai Carabinieri di avere ricevuto continue minacce, ingiurie, intimidazioni, messaggi e chiamate anche in orari non consoni. In ultimo, circa 10 giorni fa, l’uomo avrebbe atteso la donna fuori dalla scuola dei figli minacciandola ancora pesantemente.

Il G.I.P. ha ritenuto perfettamente attendibili le dichiarazioni della trentaquattrenne. Il quadro indiziario è avvalorato dai referti medici rilasciati dai vari Pronto Soccorso a cui la donna si era rivolta dopo le violenze subite oltre ad essere sostenuto dalle relazioni dei Carabinieri intervenuti a casa della denunciante dopo le aggressioni e del Consultorio familiare.

Il provvedimento cautelare notificato applica all’indagato il divieto di avvicinamento all’ex convivente ed ai luoghi da lei frequentati, inoltre prescrive al medesimo il divieto di comunicare con la donna con ogni mezzo (telefono, fax, posta elettronica, whatsapp).

Il provvedimento è stato reso noto oltre che ai Comandi Carabinieri e agli uffici della Polizia competenti sulle zone di interesse, anche ai servizi socio assistenziali per l’attività di vigilanza sul rispetto della misura cautelare.

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