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Workshop Musinf Senigallia, emozione per incontro con Riccardo Gambelli

Il fotografo, classe 1931, è un testimone del Gruppo Misa

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Catalogo Gambelli

Ha attirato molto interesse il workshop sulla natura morta nella tecnica e nella storia della fotografia, programmato al Foro Annonario da Alberto Polonara e da Pietro Del Bianco, condotto domenica da Alfonso Napolitano.

Momento di grande richiamo è stato un incontro con Riccardo Gambelli, le cui composizioni fotografiche di still life restano tra le più belle tra quelle realizzate dai protagonisti del Gruppo Misa.

Riccardo Gambelli è nato a Senigallia nel 1931. Ha iniziato a fotografare nei primi anni Cinquanta in compagnia dell’amico Mario Giacomelli. Insieme hanno ricercato nei paesaggi della campagna marchigiana, nelle marine di Portonovo, nella quotidianità della vita, il soggetto e l’atmosfera capaci di esprimere le loro sensibilità. Gambelli ha affidato il suo percorso formativo a Giuseppe Cavalli, accogliendone scelte estetiche e tecniche, accettandone la disciplina ed i giudizi sulle creazioni. Con il Gruppo Misa le fotografie di Gambelli, rigorosamente selezionate da Cavalli, hanno partecipato a varie esposizioni ricevendo riconoscimenti.

Per l’indole schiva e riservata Gambelli si era allontanato, poco a poco, dal mondo della fotografia d’arte, ma negli ultimi anni il Museo comunale d’arte moderna di Senigallia ha incoraggiato Gambelli a riprendere il percorso artistico interrotto, sollecitando la catalogazione delle sue opere e pubblicazioni riguardanti serie di foto, cui sono state poi dedicate mostre e pubblicazioni recenti.

“Quello della catalogazione” hanno ricordato Alfonso Napolitano ed il prof. Bugatti, direttore del Musinf, “è stato un lavoro fondamentale che ha impegnato lungamente la figlia di Gambelli, Anna, con una ricerca, che ha ricostruito una parte della storia fotografica di Senigallia”.

Anche la qualità degli scatti di Gambelli, nonostante decenni di lontananza dall’obiettivo e dalla camera oscura, costituisce la testimonianza della sua rigorosa cultura fotografica. Si tratta di un’esperienza che aveva permesso alla fotografia del gruppo Misa di Senigallia di rappresentare un riferimento nazionale ed internazionale nella storia della fotografia. Recentemente al Musinf è stata costituita una nuova “raccolta di fotografia della natura morta“. Come ha comunicato Giorgio Pegoli, si tratta di una raccolta, che verrà periodicamente esposta dal Musinf in occasione della pubblicazione di un apposito Quaderno di tecnica della fotografia, dedicato ai workshop di settore, programmati sotto la guida di Pietro Del Bianco ed ai quali sono aperte le iscrizioni presso il Musinf.

Per iscriversi a questi workshop basta compilare e consegnare un’apposita scheda di richiesta, rivolgendosi a Paolo Catalani, segreteria Musinf, in orario di ufficio. Le iscrizioni sono gratuite. La prima edizione del Quaderno, oltre alle nuove acquisizioni sarà dedicato alle fotografie di natura morta presenti nella raccolta storica del Musinf tra cui quelle di Mario Giacomelli, Ferruccio Ferroni, Piergiorgio Branzi, Riccardo Gambelli.

Con Riccardo Gambelli, che ha fatto parte del Gruppo Misa e che è autore di fotografie di natura morta, caratterizzate da grande semplicità, bellezza ed armonia, Giorgio Pegoli sta programmando incontri al Museo comunale d’arte moderna, perché gli allievi possano ascoltarne direttamente la storica testimonianza tecnica e poetica. Alberto Polonara, con l’Associazione Io Fotoreporter/Donna, ha segnalato in occasione del workshop di still life che Cristina Franceschini con la sua fotografia Natura Morta Pera e Ceralacca Rossa è stata selezionata ai Sony World Photography Awards tra le 129.338 fotografie inviate al Concorso Open. Per l’ encomio della commissione selezionatrice nella categoria Still Life la foto della Franceschini è stata poi esposta alla Somerset House di Londra durante la Sony World Photography Awards Exhibition 2018. Cristina Franceschini, che è socia dell’Associazione delle fotoreporter senigalliesi, è nata e cresciuta in Germania. Da diversi anni vive e lavora in Italia. Predilige la street photography e la narrazione visiva, senza trascurare l’interesse per la fotografia documentaria e il fotogiornalismo.

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