Mi fa molto piacere che la Professoressa Nicolosi, Dirigente Scolastica dell’istituto superiore IIS Padovano, abbia letto il mio comunicato riguardante il caso di tubercolosi verificatosi a Senigallia nei giorni scorsi.

Mi corre l’obbligo però rassicurarla dicendole che la Lega non crea e non vuole creare nessun “allarmismo”, ma ci limitiamo semplicemente ai fatti e mi dispiace che la stessa dica che “un fatto del genere non è cosi raro”, perché non è vero.

Sono anni che da noi non si sentiva parlare di tubercolosi perciò non nascondiamoci dietro al “politicamente corretto” e diciamo le cose come stanno.

Di certe malattie non si è sentito più parlare poiché arginate, ora chi le sta facendo circolare nuovamente?
Vogliamo dire le cose come stanno una volta per tutte?

Mi fa piacere che i protocolli siano stati tutti prontamente attivati, ma quello che interessa alla popolazione è sapere se ci sono altri contagiati, non è allarmismo dire che la salute di tutti è a rischio, ma una realtà dei fatti, visto il modo in cui questa malattia si trasmette.

E non mi si venga a dire che l’identità’ del ragazzino affetto da Tbc non la conosce, altrimenti come avrebbe fatto ad avvisare i genitori dei compagni di classe del contagiato?

Poi che si voglia mantenere l’anonimato per tutelare il minore è più che giusto.
La conoscenza della verità non è fare allarmismo.

Noi della Lega chiediamo tutela dei nostri ragazzi e della loro salute.

La Tbc non è una semplice influenza stagionale, come invece si vuol far credere.

Vogliamo certezza delle cose fatte per la sicurezza e la protezione dei nostri ragazzi, questo Lei lo chiama allarmismo? Si metta nei panni di un genitore.

E vista la sua risposta molto vaga, forse abbiamo fatto bene a ricordare che la salute dei ragazzi va tutelata sempre.

Michela Silvestrini