Si è svolto a Senigallia, organizzato dalla Fondazione Mastai Ferrettiassieme ai Sindacati dei pensionati CGIL, CISL e UIL e ad UNITALSI e Pastorale della Salute un convegno sul tema “Invecchiare in salute, quali prospettive”.

Tre relazioni di grande interesse, quelle del prof. Chelli, preside della Facoltà di Economia di Ancona, della d.ssa Morbidoni primario ff di medicina dell’Ospedale di Senigallia e del dr. Volpini, Presidente della IV commissione Sanità regionale.

Le Marche sono la regione più longeva d’Italia e nello stesso tempo ha la più bassa natalità. Il numero dei decessi supera di gran lunga il numero dei nati. Le prospettive di una popolazione sempre più vecchia e non in salute sono che il sistema sanitario e il sistema delle pensioni non saranno in grado di sostenere i costi che aumenteranno per l’assistenza agli anziani. Le pensioni in prospettiva saranno mediamente più basse e i costi dell’assistenza più alti.
Che fare?

Le risposte stanno innanzitutto in un sistema di prevenzione e stili di vita sani sin da quando si è giovani per evitare di arrivare alla vecchiaia con una salute precaria. Attenzione quindi a controlli periodici sui diversi fronti della salute (cuore, apparato digerente, neurologico, respiratorio, ossa, salute femminile).

Stretto rapporto poi con il medico di base che deve monitorare i controlli diversi ed equilibrio nell’uso dei farmaci per evitare intossicazioni e ulteriori complicazioni. Superamento del concetto di pretendere di avere l’ospedale super specializzato in ogni territorio ma avere pochi grandi centri di alta specializzazione e avere in rete servizi nei territori per la diagnostica e le terapie e interventi ordinari (Case della Salute, RSA, Cure intermedie, residenze protette, centri per disabili e psichiatrici, ecc). Più specializzazione quindi e più servizi nei territori.

Le sollecitazioni dei sindacati hanno poi richiamato il ruolo e la responsabilità della politica che non può più rinviare investimenti più consistenti nelle pensioni basse e nei servizi per la salute con interventi piò forti per l’assistenza domiciliare e quella residenziale, oggi non sufficienti a coprire i bisogni dei cittadini e con le Strutture di assistenza attuali che hanno i bilanci in rosso.
Si può invecchiare in salute solo se queste variabili vengono attivate tutte e urgentemente!