Dati sensibili venduti a un’agenzia: guai per corruzione per ispettore Polizia di Senigallia
Funzionario interdetto dopo indagine condotta da colleghi di Ancona. Emerge pure un giro di incidenti falsi
Un ispettore di Polizia in forza al Commissariato di Senigallia è stato interdetto dal servizio a seguito di un’indagine della Squadra Mobile di Ancona, che riguarda un caso di corruzione, per la cessione, dietro pagamento, di dati riservati ad un’agenzia investigativa di Modena.
Si è diffusa nella serata di domenica 25 marzo la notizia della sospensione dell’ispettore di Polizia, avvenuta il 23 marzo, al quale sono stati ritirati pistola d’ordinanza e tesserino, contestualmente al sequestro di dispositivi elettronici nelle sue disponibilità (computer, telefoni, memorie USB).
Le indagini che hanno portato al provvedimento sono state condotte dai colleghi dell’uomo, che dalla sezione di Ancona della Squadra Mobile sono risaliti alle attività imputate al poliziotto in servizio a Senigallia: accedendo agli archivi elettronici del Ministero dell’Interno, il funzionario avrebbe attinto dati sensibili che sono stati ceduti all’agenzia investigativa emiliana, in cambio di denaro che sarebbe finito nelle tasche del poliziotto. Si parla di migliaia di euro.
Ma l’indagine, nelle sue ramificazioni, ha fatto emergere anche altro: un giro di incidenti e danneggiamenti ad autovetture risultati fasulli. Una prassi che coinvolgerebbe, oltre all’ispettore del Commissariato di Senigallia, anche un carrozziere di Montemarciano, sulla cui posizione sono in corso ulteriori accertamenti e che avrebbe già ricevuto un’ispezione da parte degli inquirenti presso il proprio esercizio.
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