“Il futuro dell’Ospedale di Senigallia: tutto da costruire”
"Calpestata sia l’intelligenza che la dignità del paziente: perché non è possibile l’integrazione con l’Ospedale di Torrette?"
La difesa ad oltranza dell’Ospedale di Senigallia deve essere integrata con una visione proiettata in avanti: il maggior problema per l’Ospedale di Senigallia è l’integrazione con Jesi e Fabriano.
Il disegno della Regione Marche prevede che il Presidio Ospedaliero dell’Area Vasta 2 sia quello di Jesi, con l’Ospedale di Senigallia confinato al ruolo di stabilimento ospedalieroadatto a risolvere solo le emergenze e a farsi carico del settore della riabilitazione nella post-acuzie.
La situazione di oggi, che diventerà ancora più evidente nel prossimo futuro, è la seguente: quando un problema o medico o organizzativo non può essere risolto a Senigallia, Il paziente viene inviato a Jesi o Fabriano, in alcuni casi addirittura a Fermo.
Viene rispettata la organizzazione all’interno dell’ASUR e dell’Area Vasta, ma viene calpestata sia l’intelligenza che la dignità del paziente, in quanto esiste una struttura Ospedaliera Regionale a meno di 20 Km, facilmente raggiungibile con tutti i mezzi da parte del paziente e dei suoi famigliari.
Perché non è possibile l’integrazione tra l’Ospedale di Torrette e l’Ospedale di Senigallia, come è stato fatto tra Fano e Pesaro?
Sarebbe auspicabile che in città se ne cominciasse a parlare e che il Consiglio Comunale iniziasse a valutare alternative organizzative diverse da quelle attuali. Una organizzazione che non è orientata all’utenza, va cambiata: il coraggio della politica è questo. I tempi lunghi non dovrebbero disincentivare se un progetto viene considerato valido.
Senigallia 23/3/2018
da Il Tribunale dei diritti del Malato
Sezione di Senigallia
Umberto Solazzi
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!