Formazione per Docenti: al Corinaldesi di Senigallia è arrivato il prof. Franco Amatori
Il relatore, della Bocconi di Milano, ha approfondito la tematica "C'è un capitalismo europeo? Pilastri e ondate"
Il giorno 9 marzo presso l’ITGC “Corinaldesi” di Senigallia alle ore 15.00 si è tenuto il secondo incontro del Corso di formazione per Docenti di Scuola Superiore di primo e secondo grado: “Dalla nascita dell’unione europea all’Europa contemporanea: società-cultura –economia”.
Il Relatore il prof. Franco Amatori Università Bocconi di Milano ha approfondito una tematica estremamente interessante dal titolo: “C’è un capitalismo europeo? Pilastri e ondate”.
L’idea di fondo di questo incontro è l’ipotesi che, pur nella varietà dei capitalismi, esiste una specificità europea. Essa si delinea nel confronto con il capitalismo americano, riferimento imprescindibile almeno per tutto il XX secolo, e con quello giapponese, che tanta influenza ha avuto sul mondo industriale nelle ultime decadi del secolo scorso.
Nel corso della relazione il prof. Franco Amatori ha evidenziato come la grande divergenza tra capitalismo americano ed europeo si sia delineato negli anni Settanta dell’Ottocento per l’applicazione di tecnologie di produzione di massa che costituirono il nucleo centrale della Seconda Rivoluzione Industriale. Tuttavia la diversa dinamicità della domanda unita a una severa legislazione antitrust, hanno fatto sì che il capitalismo americano prendesse la strada dell’efficienza gestionale, mentre quello europeo si arrestasse sulla cooperazione contrattuale. E’ stato, inoltre, sottolineato che la possibilità di rimanere indipendenti, grazie agli accordi, evitando le fusioni tipiche del modello americano, abbia consentito all’impresa europea di restare di limitate dimensioni, con una governance che ha visto il predominio dell’imprenditore e/o della sua famiglia.
Le condizioni di arretratezza dell’Europa hanno, però, sollecitato l’iniziativa dei cosiddetti fattori sostitutivi, quali banche e Stato, mentre la più limitata accumulazione europea non ha consentito quella ridistribuzione di risorse ai lavoratori come è avvenuto oltre oceano. In Europa, i lavoratori e le loro proiezioni organizzative, partiti, sindacati, movimenti cooperativi, hanno costituito un interlocutore e uno stimolo per l’impresa. Importantissimi i processi politici e tecnologici, all’origine della globalizzazione, che hanno provocato una convergenza alla quale anche il capitalismo europeo non ha potuto sottrarsi, ma stravolgere il sistema europeo potrebbe rappresentare comunque un rischio.
Tali illuminanti riflessioni hanno animato l’incontro con il prof. Franco Amatori che i Docenti non hanno esitato a definirle estremamente interessanti e di precipua attualità. Al termine dell’incontro il prof. Franco Amatori si è intrattenuto con tutti quei Docenti che hanno avuto il piacere di confrontarsi sulle tematiche affrontate.
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