Movimento donne contro i fascismi: “Le strade sicure le fanno le donne che le attraversano”
L'8 marzo alle ore 19.30 in Piazza Roma per dire che le strade insicure non esistono se si hanno gli strumenti per illuminarle
Dopo la grande manifestazione antifascista tenutasi il 10 febbraio a Macerata, in tanti e tante a Senigallia ci siamo seduti in una grande assemblea per parlare di fascismi ed antifascismi oggi, su come mantenere vivi i valori, renderli tali attraverso la pratica.
Inevitabilmente ha riscontrato nel femminismo e nella data dell’otto marzo elementi parte del percorso costituente iniziato la settimana prima. La questione femminile come snodo centrale e strategico per sciogliere e affrontare le tante criticità di questo tempo; l’8 marzo uno spazio ed un momento di messa in pratica dei valori discussi.
Le ipocrisie del patriarcato, i fascismi di ogni ordine e grado, l’intolleranza verso la diversità, l’individualismo selvaggio che sintetizza facili soluzioni e semplici analisi, la strumentalizzazione delle paure e le retrograde retoriche sulla sicurezza e sulla difesa della donna bianca sono aspetti che attraversano il femminismo moderno.
Per questo abbiamo scelto di fare nella giornata dell’8 marzo una camminata notturna; attraversare i luoghi della città con una narrazione itinerante consapevole e sicura.
Alla camminata si alterneranno tappe tematiche in cui i passi cederanno spazio alla parola. I fascismi, l’immigrazione, l’omofobia e la violenza di genere, il lavoro e la consapevolezza queste le tematiche scelte in cui intrecciare i fili di un discorso ampio che parte dal femminile per arrivare dentro ogni periferia che l’uomo moderno produce.
Partendo da Piazza Roma attraverseremo passeggiando alcuni punti della città per raccontare con gesti e parole, diverse forme di vita, per dire che le strade insicure non esistono se si hanno gli strumenti per illuminarle.
Le strade insicure sono quelle che la collettività decide di non percorrere, sono quelle degli abusi e dei silenzi, quelle in cui si decide di non mettere lampioni ma telecamere, quelle che vogliono dividere la società in categorie, sono quelle che hanno paura della vita.
Ci vediamo l’8 marzo alle ore 19.30 in Piazza Roma.
da Movimento donne contro i fascismi
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