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“Nessun costo e tariffe uniformate con le Terre della Marca Senone” – L’INTERVISTA

Senigallia Notizie ha posto alcune domande al sindaco Maurizio Mangialardi sull'unione dei comuni

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Sindaci Terre della Marca Senone

Dopo l‘incontro con il Gio, nel quale i sindaci che hanno dato via alleTerre della Marca Senone sono intervenuti per spiegare funzionamento e peculiarità della nuova Unione dei Comuni, Senigallia Notizie ha intervistato Maurizio Mangialardi, sindaco di Senigallia, il Comune di maggiori dimensioni di quelli che vanno a formare la nuova associazione.


Chiaramente, molte restano le questioni da trattare, ma le domande hanno cercato di approfondire alcuni aspetti fondamentali, che hanno suscitato il maggior dibattito tra i cittadini, come emerso dall’incontro con il Gio.

Mangialardi: cosa cambierà nella spesa dei Comuni e nei costi per i cittadini?
Non ci saranno costi maggiori, perché tra i principali scopi di un’Unione dei Comuni c’è proprio quello di razionalizzare la spesa pubblica per offrire alle comunità interessate un sensibile miglioramento dei servizi e la sburocratizzazione dei processi amministrativi. Ad aumentare sarà la capacità di fare investimenti, grazie sia al trasferimento di risorse previste dallo Stato per sostenere i percorsi delle Unioni, sia all’allentamento di alcuni vincoli di spesa”.

Tasse e tariffe comunali a carico delle famiglie verranno uniformate?
“Sarà uno dei primi punti che andremo ad affrontare perché, come ho già avuto modo di dire, non ha senso pagare tariffe diverse per la gestione dello stesso servizio in un unico territorio. In questo ambito verranno affrontati anche i temi dell’Imu sulle aree a destinazione produttiva non ancora edificate e la Tari per le aziende che smaltiscono alcuni tipi di rifiuti in proprio”.

Pianificazione urbanistica e interventi sul bacino idrografico del Misa: tema delicato, cosa cambierà?
“La pianificazione urbanistica è una delle funzioni che verranno progressivamente trasferite all’Unione, anche perché è chiaro a tutti che con il depotenziamento delle Province, è necessario trovare nuovi strumenti di governo e programmazione dell’area vasta per creare uno sviluppo urbanistico sostenibile, ordinato ed equilibrato, anche riguardo all’individuazione di nuove aree a destinazione produttiva e gli interventi della viabilità primaria e secondaria. Il modello potrebbe essere proprio il vecchio Piano territoriale di coordinamento della Provincia di Ancona, che ha contribuito a regolamentare questa delicata materia, garantendo la concertazione degli stakeholders. Per quanto riguarda il bacino idrografico del Misa posso dire che, fatta salva le competenze di intervento e gestione in capo a Regione Marche e Provincia di Ancona, con l’Unione tutto il territorio acquisirà un maggiore peso politico nel confronto con i livelli sovraordinati e, soprattutto, potremo affrontare la questione in maniera globale, visto che le problematiche del fiume riguardano tutti e non il singolo Comune”.

E nella sanità e nei servizi sociali?
“Come per il fiume, con l’Unione avremo un territorio più forte nel momento di confrontarsi con i vertici della sanità regionale. Anche qui l’obiettivo è quello di essere protagonisti dentro un processo di riforma già in essere, per costruire una rete di servizi di qualità, adeguata ai bisogni delle comunità.
Se oggi siamo in grado di avvio in tempi rapidi e con le idee chiare al progetto dell’Unione dei Comuni, molto lo dobbiamo anche alla bella esperienza maturata negli ultimi tre anni dall’Ufficio comune – Ambito territoriale sociale 8 per la gestione associata dei servizi sociali di ben nove Comuni, distribuiti su un bacino di 80.000 abitanti, che è riuscita a erogare un importante centro di servizi a una realtà diffusa che si estende in due valli. Un vero e proprio spot per l’Unione in merito alla qualità e all’universalità dei servizi alla persona e alla tutela delle fasce più deboli. Dunque, in questo caso si tratterà di dare continuità a quanto fatto e, laddove possibile, studiare misure volte a garantire un’ancora maggiore coesione sociale”.

Vi sono in attuazione progetti per migliorare l’immagine turistica del territorio?
“In questo caso, partiamo da un’esperienza già consolidata nel corso degli ultimi anni, in cui sono state costruite sinergie importanti per la valorizzazione le peculiari eccellenze del nostro territorio, sia nella tutela delle eccellenze artigianali ed enogastronomiche, sia nella salvaguardia delle bellezze artistico-paesaggistiche. Ora si tratta di fare un salto di qualità, trasformando queste collaborazioni di un vero progetto di marketing territoriale e creando brand collegato all’Unione, magari anche ai fini della catalogazione delle nostre tipicità. Un brand da spendere ovviamente anche nelle grandi manifestazioni nazionali e internazionali dedicate al turismo – penso all’Artigiano in Fiera o alla Bit – e capace di potenziare le presenze legate ai nuovi segmenti turistici, dall’enogastronomico al culturale.
Aggiungo che sicuramente la forza che l’Unione contribuirà a dare a questo territorio, ci permetterà, qualora dal territorio emergesse questa esigenza, di aprire un tavolo con Trenitalia per individuare una fermata anche a Senigallia del Frecciabianca Roma-Ravenna”.

Controllo del territorio e forze dell’ordine, cosa cambierà?
“I Comuni di Trecastelli, Ostra e Ostra Vetere saranno i primi a conferire all’Unione il servizio di Polizia municipale. Altri seguiranno per mettere a regime un sistema di monitoraggio del territorio che, in collaborazione con le forze dell’ordine coordinate dalla Prefettura, sarà in grado di garantire la sicurezza e la serenità dei cittadini”.

Commenti
Ci sono 3 commenti
centr100
centr100 2018-02-22 04:15:08
A Ostra o a Barbara saranno contentissimi di pagare le stesse tariffe uniformate a Senigallia. Bravi.
octagon 2018-02-22 13:56:08
“Sarà uno dei primi punti che andremo ad affrontare perché, come ho già avuto modo di dire, non ha senso pagare tariffe diverse per la gestione dello stesso servizio in un unico territorio" Hahaha, come previsto...pia è porta a casa!
stefano 2018-02-22 15:57:31
"Individuazione di nuove aree a destinazione produttiva" . Al Sindaco , Primo inter Pares , sfugge il fatto che nella valle Misa-Nevola sono molte le lottizzazioni industriali-artigianale dagli immobili per lo più vuoti e che pertanto la necessità di nuove aree produttive non si vede proprio . E' vero che nella tana del lupo si cerca sempre di lisciare il pelo al lupo ma la sortita del Sindaco è a dir poco esilarante. E poi, come presidente ANCI Marche non può non sapere che il consumo del suolo , secondo l' ISPRA, nella Provincia di Ancona è determinato principalmente dalle infrastrutture produttive e stradali. Come faccia pertanto a parlare di Sviluppo "sostenibile, ordinato ed equilibrato". rimane difficile capirlo. E difficile capire a come faccia ad interfacciare uno strumento di livello superiore, come il PTC Provinciale, con il PRG comunale di Senigallia che è solo un cadavere dipinto o nel, nella migliore delle ipotesi , il simulacro di un Piano di Fabbricazione. .
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