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Gravi carenze sicurezza nel luogo di lavoro, denunciato a Senigallia imprenditore cinese

La Polizia e l'Ispettorato ravvisano mancanze tali da far scattare pure il sequestro dell'attività

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Laboratorio cinese sequestrato

Proseguono incessanti le attività di controllo dirette ad effettuare mirate verifiche sul regolare impiego di lavoratori nel settore artigianale.

Una task force composta da personale del Commissariato di P.S. di Senigallia, dell’Ispettorato Provinciale del lavoro di Ancona, del Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Ancona è stata impegnata in attività ispettive e di controllo.

In particolare, nel corso dell’attività di produzione, i componenti del gruppo interforze hanno effettuato un controllo all’interno di un laboratorio artigianale sito alla Cesanella, dedito al confezionamento di abbigliamento ed in particolare di pantaloni jeans di un prestigioso marchio di moda i cui prezzi, in commercio, si aggirano sui 200 euro a pantalone.

All’interno del laboratorio sono state rintracciati 7 persone, uomini e donne, tutte cinesi, alcune delle quali impegnate nell’attività di lavorazione.

I soggetti controllati ed identificati dagli agenti del Commissariato di Polizia sono risultati regolarmente presenti in Italia. I funzionari dell’Ispettorato Provinciale del lavoro di Ancona hanno effettuato le verifiche circa la loro posizione lavorativa, riservandosi la verifica di eventuali violazioni.

Presso questo laboratorio, inoltre, il personale della Polizia rilevava gravi carenze sotto il profilo della sicurezza dei luoghi di lavoro.

In particolare, veniva riscontrata irregolare tenuta degli estintori, violazioni relative all’illuminazione dei locali, ingombro delle vie di fuga, nonché l’inefficienza di alcuni impianti tecnici la cui presenza è obbligatoria per legge al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori.

Laboratorio cinese sequestratoConsiderata l’estrema gravità delle violazioni penali riscontrate, il personale del Commissariato di Polizia di Senigallia denunciava il titolare, D.J. cinese di anni 52, da tempo operante a Senigallia, eseguendo successivamente il sequestro dell’immobile che veniva così posto a disposizione dell’autorità giudiziaria, con apposizione dei sigilli ai locali.

Sequestro che si rendeva necessario proprio per tutelare la sicurezza delle persone irregolarmente impiegate nelle attività lavorative.

Tale attività di controllo, oltre ai fondamentali accertamenti sulla regolarità della presenza sul territorio dei cittadini stranieri, fino ad oggi, ha consentito al Commissariato di Polizia di Senigallia di sottoporre a sequestro, durante questi ultimi mesi, addirittura cinque laboratori, elevare sanzioni per diverse migliaia di euro e controllare circa 100 soggetti di nazionalità cinese per molti dei quali, circa 25, in assenza di specifici requisiti di legge, si è proceduto a sospendere le procedure per i rilascio del permesso di soggiorno.

Si sottolinea, poi,  l’efficacia del dispositivo interforze del personale impiegato per tale tipo di controlli che, sfruttando al meglio le competenze tecniche dei diversi Uffici operativi che hanno partecipato, ha consentito di procedere a controlli completi ed approfonditi.

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