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Regolamento Unico Servizi Sociali Senigallia: “aumento insostenibile per molti cittadini”

Il Comitato Difesa Ospedale a Girolametti: "pensa che le famiglie debbano ringraziarla per aver addebitato loro il 75% dei costi?"

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Sollecitato da diversi interventi sui giornali online l’Assessore ai Servizi Sociali Dr.Girolametti è intervenuto facendo due precisazioni: 1 opportuna e 1 obbligata.


Partiamo dalla prima. E’ vero quello che dice sulla approvazione all’UNANIMITA’ raggiunta dai componenti la IV° Commissione Sanità sul Regolamento Unico ATS 8 e pertanto il dissenso manifestato in seguito da Sbc è incomprensibile, se non per aver votato a sua insaputa!!.

Molto meno comprensibile per noi che invece avevamo già individuato la causa già nel precedente comunicato dove scrivevamo che la votazione all’UNANIMITA’ di tutte le forze politiche evidenziava “….la poca considerazione nei confronti dei cittadini che, a causa delle loro evidenti difficoltà quotidiane, necessitano dei servizi sociali assistenziali Comunali”.

La nostra valutazione, scaturiva sia dalla conoscenza dell’argomento che dalla esperienza di vita sociale quotidiana e si fondava sul fatto che, quando un provvedimento che interessa famiglie disagiate vede una convergenza unanime delle forze politiche presenti in consiglio comunale, è evidente che si mette in evidenza o un disinteresse completo o una non conoscenza dell’argomento. Non sappiamo quale delle due cose sia la peggiore!

Oppure, altra ipotesi, il  provvedimento è di una tale perfezione che non da adito a nessuna critica o valutazione pessimistica da parte delle famiglie interessate, ma questo non lo è certamente perché contestato da noi, da diverse famiglie che ci hanno contattato ed ora, pur se fuori tempo massimo,  anche da forze politiche di “opposizione”quali Sbc.

Pertanto la valutazione pessimistica sul Regolamento ha obbligato l’Assessore Girolametti a fare la seconda precisazione, ovvero indicare le quote di partecipazione alla spesa sia del Comune che delle famiglie.

Nell’indicarle ha precisato che “il Comune di Senigallia con l’intero ATS 8, unico esempio delle Marche, si farà in ogni caso carico del 25% del costo dei servizi a beneficio di tutti i cittadini. Ci teniamo a sottolineare che, mentre la partecipazione degli utenti al costo dei servizi in base all’ISEE è un obbligo di legge, l’esenzione del 25% è una nostra scelta”. Come dire partecipo anche se non dovrei.

Forse pensa che le famiglie devono ringraziarlo per aver loro addebitato il 75% del costo dell’intero servizio?

Perché Assessore Lei deve sapere che la formula escogitata nel Regolamento Unico per la partecipazione alla spesa comporterà per loro un costo esagerato. Infatti, da nostri calcoli, un servizio di assistenza domiciliare di 12 ore settimanali con un Reddito ISEE di 20 mila euro (facilmente raggiungibile con 600 euro al mese e una casa di proprietà) comporterà per le famiglie un aumento notevolissimo e poco sostenibile….è cosa equa e solidale aumentare il costo di un servizio “necessario” alle famiglie più bisognose, disagiate e in difficoltà del nostro territorio?

Si può definire servizio quando la spesa è quasi totalmente a carico dell’utente?

Lo si dica chiaramente perché i cittadini se lo ricorderanno puntualmente il 4 marzo.

Da

Comitato Difesa Ospedale

Commenti
Solo un commento
iz6qzm 2018-02-21 01:17:29
Il 4 marzo io, la mia famiglia e non solo, ci ricorderemo: impossibile che ci si possa dimenticare...
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