Al via il progetto “Un defibrillatore a portata di mano”
L’obiettivo è metterne a disposizione almeno 15 nei prossimi tre anni nelle aree residenziali e pubbliche
Come noto in Italia la morte cardiaca improvvisa colpisce ogni anno una persona su mille ed è una delle cause principali di morte.
L’immediatezza dell’intervento è condizione essenziale per salvare le vittime di arresto cardiaco e affinché ciò avvenga è fondamentale che chiunque si trovi a prestare il primo soccorso, in attesa dell’intervento dei professionisti sanitari, sappia agire immediatamente praticando la rianimazione cardio-polmonare e la defibrillazione elettrica precoce.
Questo doppio intervento, se eseguito entro i primi 3-5 minuti dall’arresto cardiaco può far aumentare la probabilità di sopravvivenza del 49-75%. Ovviamente, a tale scopo, altrettanto importante è che la presenza di defibrillatori semiautomatici esterni (Dae) sia quanto più diffusa possibile nelle aree sia residenziali che pubbliche.
Per questo motivo il Rotary Club di Senigallia, in collaborazione con il Comune di Senigallia, l’associazione Cuore di Velluto e l’Asur Area Vasta 2, si è fatto promotore di un progetto specifico che prevede la collocazione sul territorio comunale di postazioni di defibrillazione ad accesso pubblico (Pad) e iniziative di formazione rivolte ai cittadini per il loro corretto utilizzo.
L’obiettivo è quello di mettere a disposizione della cittadinanza almeno 15 defibrillatori nel prossimo triennio (di cui 5 entro il prossimo giugno) in zone accessibili a tutti sul territorio comunale, avviando contestualmente un processo di formazione gratuita dei cittadini al relativo uso.
“Il Rotary Club di Senigallia – spiega il Presidente Massimiliano Belli – crede molto in questo progetto, che si inquadra all’interno della sua attività in ambito socio-sanitario e che assume una particolare rilevanza in una città come la nostra, in virtù del grande numero di turisti e visitatori che ogni anno la frequentano. Provvederemo all’acquisto dei defibrillatori da collocare sul territorio, che saranno donati al Comune, e metteremo a disposizione le professionalità dei nostri associati per la buona riuscita del progetto”.
Una volta ricevuta la donazione dei Dae, il Comune di Senigallia li metterà a disposizione della popolazione per il relativo utilizzo, individuando sul territorio i siti esterni dove dovranno essere collocati.
“Ancora una volta – afferma il sindaco Maurizio Mangialardi – vediamo alcune delle migliori energie presenti nel nostro tessuto cittadino costruire sinergie a favore della comunità e, nello specifico, del benessere e della salute pubblica. Dunque, un sentito ringraziamento va al Rotary Club di Senigallia, all’associazione Cuore di Velluto e all’Area Vasta 2. Oltre alla collaborazione logistica, l’Amministrazione comunale cercherà di allargare questo partenariato alle società sportive e alle associazioni locali”.
“Da parte nostra – aggiunge il presidente dell’associazione Cuore di Velluto Giovanni Rocchetti – ci impegniamo a svolgere iniziative di promozione e comunicazione del progetto e a collaborare a tutte le iniziative messe in campo. Tra le nostre attività ci sarà anche la programmazione di percorsi di formazione dei cittadini all’uso dei defibrillatori semiautomatici esterni”.
Il progetto vede in campo anche l’Asur Area Vasta 2, che avrà il compito di sensibilizzare sull’importanza della conoscenza delle malattie cardiovascolari e di dare informazioni sui segni di riconoscimento precoce dell’arresto cardiaco e sul comportamento da tenere da parte dei soccorritori.
“Abbiamo già dato la nostra disponibilità – dice il direttore Maurizio Bevilacqua –per organizzazione un evento pubblico volto a divulgare e a far conoscere, non tanto e non solo l’iniziativa, ma soprattutto l’importanza della formazione dei cittadini sull’utilizzo delle postazioni di defibrillazione ad accesso pubblico”.
Ma, se non ricordo male, il M5S non aveva fatto approvare una mozione per posizionare un defibrillatore di pubblico accesso (dopo ben 2 interrogazioni) e l'assessore - che non si è dimesso nonostante la chiusura dell'UTIC - aveva garantito chge sarebbe stato posizionato sulla parete esterna dell'edificio che ospita i vigili urbani?
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