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Privatizzazione della sanità, iniziativa in programma a Senigallia per giovedì 15 febbraio

Un incontro pubblico, voluto dal Forum per la Sanità Pubblica, avrà luogo nella chiesa di San Giuseppe Lavoratore

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“La privatizzazione della sanità. Il modello Lombardia e quello marchigiano...”.

Questo l’iniziativa pubblica promossa dal Forum per la Sanità Pubblica, che si terrà a Senigallia giovedi 15 febbraio alle ore 21 presso la sala conferenze della Chiesa di San Giuseppe Lavoratore, via Guercino 25, nel quartiere della Cesanella.

Interverranno Fulvio Aurora, responsabile nazionale vertenze di Medicina Democratica, e Carlo Zaccari, ex dirigente medico del nosocomio di Urbino.

Una iniziativa importante che vuole affrontare una questione oggi centrale per quanto riguarda il welfare del nostro Paese. Il Forum Sanità è nato due mesi fa a Senigallia, ma ha un’area di intervento ampia, tendenzialmente regionale. Lo compongono associazioni, sindacati di base, cittadini e ovviamente lavoratori della sanità. Li accomuna l’intento di aggregare sul piano locale e territoriale coloro che si vogliono impegnare su una tematica fondamentale per la vita di tutti.

Infatti è in atto da tempo un processo di privatizzazione della nostra sanità, di cui la Lombardia è appunto un modello all’avanguardia. Il diritto alla salute, sancito dall’articolo 32 della nostra Costituzione, la legge che quaranta anni fa fece nascere il servizio sanitario nazionale, una grande conquista di civiltà, vengono oggi sistematicamente messi in discussione.

Le politiche di questi anni, dettate da organismi sovranazionali, stanno smantellando lo stato sociale in Italia, come in gran parte dei paesi occidentali.

Nelle Marche la deriva privatistica è sotto gli occhi di tutti. Si va dall’affidare ai privati l’Assistenza Domiciliare Integrata come nell’ascolano, alla fusione dell’ospedale di Osimo con l’INRCA, vera e propria cessione di ramo d’azienda dell’Area Vasta 2. I responsabili non sono coloro, personale medico e infermieristico, che quotidianamente cercano di fare il proprio dovere, nonostante gli organici sempre più risicati, a causa dei tagli sistematici alla spesa pubblica e il blocco del turn over, ma chi ci governa a livello regionale, eseguendo passivamente le direttive nazionali e europee.

Di fronte a questo scenario, periodicamente nascono comitati di difesa delle strutture ospedaliere locali. Mobilitazioni generose, che dimostrano il crescente disagio dei cittadini, anche se hanno spesso il limite di rimanere in un ambito municipale.

Saranno queste le tematiche al centro del dibattito che vedrà a confronto il cosiddetto “Modello Lombardia” e la sanità marchigiana.

 

da: Forum per la sanità pubblica

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