Processo Banca Marche, l’Unione Consumatori chiede il sequestro dei beni
Il coordinatore Canafoglia: "l'accoglimento dell'istanza aprirebbe concrete speranze di indennizzo per gli azionisti"
Nella nuova udienza del processo per il crack di Banca Marche, svoltasi martedì 13 febbraio presso il Tribunale di Ancona, come anticipato già nei giorni scorsi l’Unione Nazionale Consumatori ha presentato istanza di sequestro di tutti i crediti e i beni degli imputati, ma soprattutto delle somme delle assicurazioni che l’istituto aveva stipulato per gli eventuali danni compiuti dagli amministratori e dal collegio sindacale verso terzi.
“L’accoglimento della nostra istanza – sottolinea il coordinatore Marche dei consumatori Corrado Canafoglia – aprirebbe concrete speranze di indennizzo, attraverso le polizze, per gli azionisti truffati dal crack bancario”.
Sono 2683 quelli rappresentati dall’Unione Nazionale Consumatori, ammessa come parte civile al processo.
Una decisione del Gup è attesa per la fine del mese: il giudice – respingendo la richiesta di Banca Marche in liquidazione coatta amministrativa di essere esclusa dal procedimento – ha infatti concesso agli imputati fino al 27 febbraio per difendersi dalla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura e dall’istanza di sequestro preventivo.
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