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“Ceriscioli e Volpini, gli utenti della sanità senigalliese non sono cittadini di serie B”

Comitato Difesa Ospedale: "dubitiamo vogliate esporvi pubblicamente, ora siete impegnati in cose più importanti..."

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Ospedale Senigallia, Pronto Soccorso di Senigallia

L’algoritmo del Presidente Ceriscioli (prof. Di Matematica) ci dirà dove saranno localizzati i nuovi Ospedali nella regione lasciando quindi a decidere una fredda macchina anziché alla ragione umana, come invece dovrebbe essere quando si decide della salute dei cittadini. Non era forse meglio eleggere un presidente Robot?


Vero che anche in Svizzera, a Davos dove è intervenuto Trump, all’incontro tra uomini politici e uomini d’affari è stato adottato questo metodo: l’accesso era regolato da un algoritmo semplice quanto perverso per i partecipanti: le aree esclusive sono state per chi pagava di più.

Che sia così anche nella sanità marchigiana?

Perchè ci sembra che il Presidente Ceriscioli stia prendendo questa brutta piega, la stessa di Davos. Solo che, se in affari questo atteggiamento è purtroppo consentito, lo stesso atteggiamento non è consentito in campo sanitario dove si ha a che fare con la salute e la vita dei cittadini. La sanità pubblica è garantita a tutti i cittadini, come dice anche la costituzione, al di la degli “algoritmi”.

Perche diciamo di intravvedere un atteggiamento benevolo ed esclusivo nei confronti degli Ospedali dell’Area Vasta 2, quelli più tutelati dai politici, quali Jesi e Fabriano e un atteggiamento persecutorio nei confronti di Senigallia. Per una serie di fattori che stiamo segnalando da Luglio 2017, a iniziare dalla perdita della Cardiologia Utic e per la quale chiediamo: Presidente Ceriscioli e Assessore Volpini quali algoritmi avete adottato per arrivare a questa decisione insana?

Tutti i dati, sanitari e tecnici, sono a nostro vantaggio e ve lo diciamo noi da poveri matematici di bottega ma disposti a verificarli pubblicamente qualora vogliate dedicarci un po’ di attenzione.

Ma dubitiamo che cogliate esporvi pubblicamente, specie ora che siete impegnati in cose più importanti come le elezioni del 4 marzo e che per fortuna riguardano anche noi cittadini.

Ma le necessità impellenti ci sono tutti i giorni, non è che si fermano perché ci sono le elezioni. E leggere tutti i giorni sui giornali locali articoli che rivendicano mancanze di tecnologia, personale, assistenza ecc ecc (la pneumologia), all’ospedale di Jesi stride con la situazione senigalliese. Per esempio per quanto riguarda la Diagnostica bisogna precisare che nonostante le prestazioni sovrapponibili al nostro ospedale, il nosocomio jesino è dotato di due TAC (una per il Ps) e due RMN ad alta risoluzione..

Noi non abbiamo la Risonanza Magnetica da ben 3 anni, nonostante sia stata espletata la gara di acquisto, e abbiamo avuto anche questa settimana la TAC (l’unica che abbiamo) ROTTA.

L’altra TAC, che dovrebbe essere stata acquistata per snellire il pronto soccorso, è rimasta sulla carta nonostante la commissione abbia dato il benestare sin da luglio 2017.

I cittadini di Senigallia hanno eguali diritti di salute rispetto a quelli jesini!!! Sono egualmente contribuenti!!!! Non siamo cittadini di Serie B e votiamo.

Da

Comitato Difesa Ospedale Senigallia

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