Imprese di Senigallia e Valmisa: è ancora crisi, più cessazioni che aperture
I dati di Confartigianato non mostrano una inversione di tendenza, anzi: - 14 tra aperture e chiusure
Artigianato ancora al palo, la situazione della micro e piccola impresa nel senigalliese si conferma densa di criticità e incertezze.
Pesano anni difficili, che fanno sentire tuttora il proprio effetto sul sistema produttivo locale. Sul campo rimangono aziende, impegnate a reagire, ma frenate sul proprio cammino da tanti ostacoli.
“Di fronte a questa situazione – dichiara Giovanni Angelini Presidente del Comitato territoriale di Senigallia della Confartigianato – che interessa di fatto tutto il territorio si rendono necessarie azioni di risposta sinergiche e unitarie che coinvolgano gli attori dello sviluppo con misure concrete ed efficaci, vicini al sentire e alle esigenze reali delle imprese.
Penso all’Unione dei Comuni e a quanto questa realtà sia da ritenersi strategica sotto questo aspetto, per esprimere una regia coordinata, oltre che di servizi, anche di interventi mirati alla ripresa delle mpi locali, e per intercettare grazie alla forza della rete finanziamenti, risorse, investimenti.”
Le imprese hanno bisogno di ogni forma possibile di sostegno. Secondo i dati più recenti, elaborati dall’Ufficio Studi della Confartigianato, nel 2017 nel territorio di Senigallia le cessazioni dell’artigianato ancora una volta hanno superato le aperture. 142 le imprese artigiane che hanno chiuso attività, 128 le iscritte (-14).
I comparti sono trasversalmente interessati da criticità, dalle costruzioni ai servizi.
“Riscontriamo che la situazione purtroppo è ancora complessa per le attività dell’artigianato, che, a oggi, non hanno intrapreso il cammino della ripresa, al contrario continuano a essere vincolate da tanti freni, come la pressione fiscale, le tortuosità della burocrazia, il costo del lavoro – dichiara Giacomo Cicconi Massi responsabile territoriale Confartigianato – ostacoli che vanno rimossi per liberare la forza delle nostre imprese che, a dispetto delle difficoltà, continuano a crederci e a resistere sul territorio.
In vista inoltre della prossima stagione estiva, ribadiamo l’opportunità di intensificare l’impegno per il turismo che, da sempre un asset fondamentale per l’economia locale, coniugato alla importante offerta di cultura, arte e bellezza paesaggistica del territorio, può tradursi in uno strategico volàno di sviluppo per tutto il sistema, coinvolgendo l’indotto, i trasporti, le strutture ricettive e di ristorazione, le eccellenze dell’artigianato artistico“.
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