“Sono in cura chemioterapica, ma dall’Inps mi viene negata l’indennità che mi spetterebbe”
La protesta di una senigalliese: "Mi sono state riconosciute invalidità al 100% ed handicap grave, ma non l'assegno"
Riceviamo e pubblichiamo una lettera di una nostra lettrice contenente una segnalazione relativa a un presunto mancato rispetto di diritti subito dalla cittadina, affetta da malattia neoplastica in atto e sottoposta a chemioterapia.
La donna, Emanuela Bellini, 59 anni, racconta la sua vicenda: “come da certificato medico del 29 dicembre 2017 sono in cura chemioterapica per malattia neoplastica in atto. Per questo in data 12 gennaio 2018 la Commissione medica per l’accertamento dell’invalidità civile mi ha riconosciuto invalida al 100% con totale e permanente inabilità lavorativa. Sempre il 12 gennaio, la stessa Commissione medica per l’accertamento dell’handicap, mi ha inoltre riconosciuto portatrice di handicap in situazione di gravità.”
Nonostante ciò, Inps non ha al momento concesso alla donna l’indennità di accompagnamento, che invece spetterebbe alle persone che “sono sottoposte a chemioterapia o ad altre terapie in regime di day hospital e che non possono recarsi da sole all’ospedale, anche per periodi molto brevi (in base alle Sentenza della Cassazione n. 1705 del 1999 e del 27 maggio 2004, n. 10212)” (come riportato dal sito www.lidhanews.it).
“Purtroppo – conclude amareggiata la donna – ho già avuto precedentemente esperienza diretta di ammalati a cui non sono stati riconosciuti i propri diritti: chiedo soltanto che questa volta venga rispettato il mio all’indennità di accompagnamento, avendone i requisiti”.
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