Dai viaggi a Lucio Battisti, Chiucchiù racconta le sue esperienze fotografiche a Senigallia
Il vincitore del premio Io-Fotoreporter ospite al Musinf venerdì 26: saranno presenti pure Lorenzo Cicconi Massi e Giorgio Pegoli
Senigallia città della fotografia torna al centro dell’attenzione con il Il premio Senigallia – Io fotoreporter, che continua a proporre autori di rilievo visto che, come ha annunciato Giorgio Pegoli, Chiucchiùaggiungerà ora la sua firma autorevole all’albo d’oro del premio ed illustrerà di persona venerdì sera – 26 gennaio – al pubblico la sua esperienza.
Nelle precedenti edizioni il Premio Io Fotoreporter era stato vinto da giovani autori marchigiani di notevole prestigio come Lorenzo Cicconi Massi, Christian Tasso, Ignacio Maria Coccia, Simone Francescangeli, Andy Massaccesi, Daniele Ferretti.
La consegna del premio avverrà alla presenza del sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi, dell’assessore alla cultura Simonetta Bucari, del dr. Michelangelo Guzzonato, presidente della Fondazione Città di Senigallia, del prof. Carlo Bugatti, direttore del Musinf, del prof. Gianmario Raggetti (Università di Ancona) e del prof. Stefano Schiavoni, che coordina il progetto di riordino della Biblioteca arti visive del Musinf.
Lorenzo Cicconi Massi ha comunicato che rientrerà da Berlino, dove si trova, proprio per essere presente alla consegna del Premio Io Fotoreporter, che in questa edizione ricorderà anche il fotografo Edmo Leopoldi, recentemente scomparso, che aveva ricevuto un riconoscimento speciale negli anni scorsi.
Va aggiunto, ricorda Giorgio Pegoli, che una segnalazione quest’anno sarà assegnata ad Eddi Bucci per un reportage sulla Bolivia dell’ottobre 2017. C’è attesa al Musinf anche per l’ illustrazione che Chiucchiù farà della sua vita di fotoreporter. Si tratta di una vita intensa e ricca di affermazioni. Infatti ai tanti suoi reportages si sono aggiunte molteplici servizi di grande successo per giornali italiani ed esteri nel Regno Unito come i servizi su Lady Diana, in Francia, Costa Azzurra (le prime foto di Lady Diana e Sarah Fergunson insieme in piscina), in Svizzera, (Carlo d’Inghilterra), Tunisia, (Hammamet, B.Craxi), Messico (Francesco Moser, record dell’ora) e al seguito di diversi viaggi del Papa.
Chiucchiù è stato l’unico fotografo a fotografare Lucio Battisti dopo il suo ritiro dalla scena artistica. Nel 2016 ha esposto una parte dei suoi lavori presso la ART FAIR di Colonia. E’ iscritto all’Ordine dei Giornalisti delle Marche. Chiucchiù è nato a Latina, dopo gli studi artistici svolti a Francoforte in Germania, ha conseguito il diploma presso la Kustschule di Francoforte. Nel 1988 ha iniziato la professione di fotoreporter free lance con l’Agenzia di stampa ANSA. Ha collaborato con il Gruppo dell’Espresso, gli editori Rizzoli, Rusconi e Mondadori fino al 2009. Alcuni dei suoi più importanti Reportages fotografici sono quelli del 1989 nel Salvador, zona di guerra del Fronte Farabunto Martì, del 1990 in Romania in occasione di quella rivoluzione politica, del 1991, in Germania sul fenomeno dei nazi-skin, del 1992 in Bosnia Erzegovina, sul fronte di guerra Mostar, Sarajevo, del 1992 negli U.S.A. (Arkansas, Kentucky, Pensylvania, Tennessee, New York), al seguito della campagna presidenziali del candidato Bill Clinton. Sempre del 1992 è il reportage in U.S.A e Canada, nelle riserve degli Indiani d’America. Seguono i reportage nel 1994 in Messico sulla rivolta zapatista del Chiapas, nel 1995 in Israele sulla crisi successiva all’attentato a Rabin e funerali del premier nel 1997 in Albania in occasione della rivolta interna. Nel 1997 ha ricevuto l’ award Nikon Photo contest Intenational per il reportage Orthodox Jews a New York. Seguono i reportage deò 2000 in Cina sud occidentale sulle miniere di carbone, sulla minoranza Miao e su tutto il sud occidentale della Cina. Nel 2001 in India documenta il raduno del Kumb Mela i “60 milioni di Hindu sul Gange”, Vrindavan, le vedove abbandonate, Jodhpur, la città blu nel deserto del Tar. Del 2001, nello stato della California è il reportage sul deserto della morte “Death Valley”, Yosemite, parco nazionale. Seguono nel 2001, U.S.A il reportage sulla crisi successiva all’attentato delle torri gemelle, nel 2002, il reportage in Uzbekistan, Tadjikistan sulla vita quotidiana al confine con l’Afganistan. Nel 2004 a Serra de’Conti (AN) la Hewlett Packard (HP) ha fatto fa da sponsor alla mostra fotografica “Omnibus”.
Nel 2006, pubblica il libro “Le colline del sogno”.
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