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Terzo sportello a Laboratorio Analisi di Senigallia, “pazienti indispettiti”

Il Comitato Difesa Ospedale di Senigallia: "la nuova soluzione priva di buon senso, tempi di attesa lunghissimi"

Laboratorio analisi dell'ospedale di Senigallia

3° sportello di Laboratorio aperto alla Cassa/Cup, “deciso” dal Dr. Bevilacqua e dai componenti la IV ° Commissione Sanità: Presidente dr.ssa Angeletti, Ass. Girolametti, Sindaco Mangialardi.


Dopo alcuni giorni di prova con il terzo sportello lontano dal Laboratorio Analisi, i risultati sono che, oltre non essere aumentati il numero dei prelievi, i tempi di attesa sono sempre molto lunghi. Di conseguenza i pazienti sono insoddisfatti e indispettiti da questa organizzazione farraginosa e priva di buon senso.

Non vogliamo pensare che ciò sia studiato per creare disorganizzazione e favorire i laboratori privati convenzionati e non,  ma non ci vuole molto capire che, se gli sportelli fossero adiacenti, gli utenti verrebbero ripartiti equamente e si accelererebbe tutto l’iter per accedere ai prelievi.

Pertanto, dopo aver constatato quanto da noi detto nella IV Commissione sanità, presente il Dr. Bevilacqua, ovvero l’inutilità del terzo sportello posto nella palazzina della Cassa/Cup, il Comitato ribadisce le sue proposte atte a favorire l’accesso dei cittadini e ridare all’Ospedale di Senigallia quell’eccellenza che era il Laboratorio Analisi:

1- Apertura “immediata” del terzo sportello all’interno del Laboratorio, scambiando la stanza del back-office con un stanza del Misa Soccorso attigua ai due sportelli esistenti, come suggerito anche dal direttore stesso;
2- Punti prelievi periferici (dei vari Comuni) autonomi: prelievo che è già in essere, ma anche etichettatura e conseguente stampa e consegna dei referti a prestazioni avvenute.

Il punto 1 è “fondamentale” e, se ben supportato dall’altro punto, oltre che far recuperare un operatore, riporterebbe il Laboratorio all’eccellenza originaria.

Conseguentemente i 3 sportelli di accettazione che verrebbero a crearsi, dovrebbero essere SEMPRE presidiati da 3 Operatori, anche in caso di ferie e malattie.

Questa garanzia la dovrebbe dare la Direzione Amministrativa Ospedaliera (dr. Rocchi e/o Dr.ssa Pallozzi) attualmente responsabile della gestione degli operatori pur ritenendo che se gestiti dal Dr. Carta, Responsabile f.f. sanitario, sarebbe più funzionale. Lui, sempre presente in Laboratorio per il ruolo che svolge, si incaricherebbe di dare ferie scaglionate agli operatori, di sostituire le malattie e le problematiche che si affacciano quotidianamente e che dovrebbero essere risolte immediatamente.

Per questo incarico però è necessario che sia “garantito” il personale “sufficiente” a supportare l’attività del Servizio di Analisi: attualmente sono necessari per questo compito n. 6 addetti, compreso il lavoro pomeridiano di stampa consegna delle risposte e il lavoro mattutino di back-office che, se informatizzato, permetterebbe come già detto il recupero di 1 unità, con un vantaggio anche per l’Azienda.

Nella speranza che queste nostre richieste siano ascoltate dai responsabili menzionati, perché il nostro interesse primario è la salute pubblica, attendiamo con fiducia una accettazione della proposta auspicando che si provveda ad un cambiamento sostanziale dell’organizzazione a partire dai prossimi giorni.

Da

Comitato Difesa Ospedale di Senigallia

Commenti
Solo un commento
octagon 2018-01-23 06:58:12
Il laboratorio distaccato creerà soltanto problemi, i spazi non sono adeguati. Il buon senso questi non lo hanno mai avuto! Già basti pensare ad una medicina divisa in due padiglioni, un pronto soccorso con locali fatiscenti ed inadeguati, lontano centinaia di metri da tutti i servizi importanti tac, ecografia (a parte la sala operatoria e rianimazione), ambulatori distanti dal cup (in caso di visita, prima vai in reparto, a volte devi far timbrare la ricetta e vai al cup, poi ritorni in reparto, poi vai a pagare e di nuovo in reparto per la risposta), attrezzature obsolete e solo in parte rimpiazzate con il materiale di scarto dell'ospedale di Jesi, maggior parte del personale che non ha accesso ad una doccia post lavoro.
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