Girolametti sul Laboratorio Analisi: “Postazioni ridotte, lavoriamo per ripotenziare servizio”
"Ospedale di Senigallia declassato da improvvide decisioni di governo e Regione: serve compattezza per difenderlo"
Senigallia sconta da alcuni anni le decisioni prese in materia di sanità da governi nazionali e regionali con conseguente depotenziamento del sistema sanitario pubblico. Senigallia un po’ più di altri, tipo Jesi, perché situazioni di politica locale hanno determinato, nel tempo, una maggiore debolezza del nostro ospedale.
Inoltre a Senigallia, come spesso accade, ci si divide tra chi in mezzo a concrete difficoltà, prova a risolverle e chi ci sguazza seguendo logiche di rancore o interessi personali.
Nel 2013 con il riordino del Sistema Sanitario Regionale, che prevede la organizzazione in Aree Vaste e con un unico presidio ospedaliero per Area, di fatto l’ospedale di Senigallia veniva declassato da 1° livello ad ospedale di base. Perdeva così la UOC di Laboratorio Analisi, Radiologia, Farmacia, UTIC, Ingegneria Clinica, Direzione Amministrativa e la sede della Direzione Generale era individuata altrove. Tutti servizi a supporto dell’ospedale e centri decisionali . Inoltre perdeva alcuni reparti specialistici come la Fisiatria, l’ORL e l’Oculistica.
Nel 2015 il gioco sembrava fatto nonostante le proteste della Città Futura, di parte del PD e della opposizione (anche se in modo poco credibile come quando si afferma che l’ospedale chiude e diventa un Poliambulatorio!…).
Dal 2015 il declassamente è stato stoppato e va riconosciuto il merito al Sindaco Mangialardi, che ha compreso il pericolo e al Consigliere Regionale Volpini che si è molto adoperato, piuttosto che al Governatore Ceriscioli che avrebbe più volentieri proseguito sulla strada segnata con il traguardo garantito del risparmio della spesa pubblica.
In questi due anni sono stati rinnovati tutti i primari andati in pensione e gli organici dei vari reparti sono stati, sebbene solo in parte, integrati. Tutto ciò in controtendenza secondo il programma della precedente Amministrazione Spacca secondo cui l’ospedale di Senigallia doveva spegnersi lentamente e mantenere alla fine solo la Medicina, la Chirurgia, l’Ortopedia con la Traumatologia e il Pronto Soccorso. Cioè l’ospedale di base. Oggi non è così, ma servirebbe più compattezza prima di tutto tra gli operatori, poi tra le forze politiche e possibilmente anche tra i cittadini.
Come avviene a Jesi da anni.
E veniamo al Laboratorio Analisi. Fino a un anno fa c’erano 4 postazioni per l’accettazione e si facevano esami senza prenotazione anche se con attese di oltre un’ora (la fila cominciava alle 6,30 per accedere per primi all’apertura delle 7,30!).
Su richiesta degli operatori, il medico competente per la prevenzione e la sicurezza sui luoghi di lavoro, in base alla normativa sugli spazi, da ottobre ha ridotto a 2 le postazioni per l’accettazione. Ovviamente le prestazioni si sono dimezzate. Il Responsabile f.f. del Laboratorio Analisi ha proposto prima, di acquisire una stanza del 118, poi di predisporre a postazione uno spazio adiacente alle altre 2. Ma la stanza del 118 non è disponibile e lo spazio individuato è stato dichiarato inadeguato dal medico competente per la prevenzione e la sicurezza sui luoghi di lavoro. Quindi la soluzione praticabile, concordata con il Direttore Bevilacqua, la Direzione Sanitaria, la Direzione Amministrativa e che l’Amministrazione Comunale considera solo emergenziale, è quella di aprire una terza postazione all’interno del CUP dell’ospedale a 50 m. dal Laboratorio e disponibile solo per gli utenti che non sono prenotati e che inevitabilmente avranno dei tempi di coda.
Il servizio è appena partito e potrà anche essere migliorato ad esempio aprendo la postazione mezz’ora prima.
La Sanità Pubblica è in grave difficoltà per decisioni improvvide di chi la avrebbe dovuta sostenere, ma sarà al tracollo se verrà governata da chi ha sempre pensato che il pubblico vada ridimensionato e fatto gestire ai privati.
Carlo Girolametti
Assessore al Welfare e Sanità
Fa semplicemente pena leggere che anche in questa occasione, nella descrizione della deprecabile situazione dell'ospedale di senigallia , si trovi sempre forzatamente il pretesto per incensare Mangialardi e Volpini!
Vogliamo un'ospedale che funzioni!
Poi nei vostri salotti fatevi pure le fusa tra voi, ma non sui giornali, perché a noi non ce ne frega niente, lo volete capire?
Ricapitolando : non si e' dimesso, ammette il problema (ma chiaramente non e' colpa sua), non trova soluzioni e.........dopo tutto questo, scrive pure un'articolo ? Dai che tra poco inizia la stagione estiva, i tavolini e le sedie del bar in fondo al corso vi attendono......
Abbiamo renzusconi come esempio! Mi sembra di ritornare bambino, quando si giocava a pallone in mezzo al ghiaino, si cercava di stare o di andare con la squadra dei più forti! Poi se si perdeva si raccontava che prima ero nell'altra squadra, solo che il VOSTRO assessore pensa che la gente è rimasta agli anni 70, pensa che siamo stupidi (come dice il VOSTRO sindaco), la gente di sta rompendo i cabbasisi, alla fine presenteremo il conto. Citazione di articolo:"lavoriamo per ripotenziare servizio", speriamo di no! Lo sperano sopratutto i sanitari che ci lavorano, potrà incantare qualche collega con il suo non charme, ma non tutti....
Da anni a Senigallia si continuava a dire: ci manca un rappresentante politico in regione !!!
Poi è arrivato LUI, si LUI il messia 2, Volpini!!!!
Il nostro Ospedale doveva risorgere o almeno non venire depotenziato, invece le condizioni del nostro Nosocomio sono ben peggiori di prima che Volpini venisse eletto in regione.
Va , anche ricordato però che i cittadini senigalliesi non meritano molto di più, hanno demandato tutto a politici di riferimento(Mangialardi, Volpini, Girolametti ,ed altri), e questi sono i risultati.
Quando toccherà a me, non vorrei che sarà a causa di un disservizio.
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