Il “Laboratorio sociale Filippo Benedetti” per ‘Potere al Popolo’
"Ciò che ci interessa non è un progetto elettoralistico ma una piattaforma politica nuova, di rottura con il presente"
Il “Laboratorio sociale Filippo Benedetti” accetta la sfida elettorale del movimento POTERE AL POPOLO, lanciata dal Centro Sociale dell’ex OPG di Napoli, perché ritiene che la proposta di dare vita ad un movimento dal basso ed in forme realmente autogestite sia coerente con il percorso e gli intenti del Laboratorio stesso ed anche perché il programma di POTERE AL POPOLO rende concreta una risposta al bisogno di partecipazione diretta e di rappresentanza di tante realtà sociali che in questi anni non si sono arrese e che ora vogliono mettere in comune le esperienze di opposizione sociale e politica vive nel nostro Paese.
POTERE AL POPOLO ha suscitato la nostra attenzione perché è un movimento di lavoratrici e lavoratori, di giovani, disoccupati e pensionati, di competenze messe al servizio della comunità, del bene comune e della solidarietà, di persone impegnate in associazioni, comitati territoriali, esperienze civiche e di volontariato, che coinvolge partiti, reti e organizzazioni della sinistra sociale e politica, antiliberista e anticapitalista.
In questi anni abbiamo assistito ad un arretramento delle condizioni di vita complessive delle masse popolari, ad una riduzione dei diritti sociali e delle tutele dei settori sociali più poveri, che si sono verificate nel lavoro, nei servizi sanitari, nella scuola, compresi i tentativi di stravolgimento della Costituzione nata dalla Resistenza e l’accantonamento della sua attuazione; politiche regressive che si sono affermate con continuità, la cui gestione è passata quasi indifferentemente dalle mani del centro-destra in quelle del centro-sinistra, in assenza di forze capaci di opporsi e di rappresentare una credibile ed efficace alternativa.
Ciò che ci interessa maggiormente come Laboratorio non è un progetto elettoralistico, ma una piattaforma politica nuova, di rottura con il presente di una sinistra subalterna al liberismo, in prima fila nell’applicare le famigerate “riforme strutturali” che hanno portato ad una Europa non dei popoli, della democrazia e della solidarietà , ma ad una Unione rappresentativa dei mercati finanziari, indirizzata al trasferimento della ricchezza dal basso verso l’alto, dal pubblico al privato.
Per questi motivi il valore di POTERE AL POPOLO va ben oltre la scadenza elettorale, perché lo scopo primario anche nostro nei prossimi mesi è la ricostruzione di una comunità sociale e politica in grado di offrire a molti, e soprattutto ai giovani, la possibilità di tornare protagonisti delle lotte, del
loro futuro e dei loro sogni. Non riteniamo possibile o efficace una via rapida per arrivare ad essere rappresentati nelle istituzioni perché, senza la creazione dal basso di un movimento di idee e di persone, quella rappresentanza, non radicata nelle lotte e nel territorio, avrebbe ben poca incisività.
POTERE AL POPOLO è quindi un’occasione importante, un nuovo spazio politico contro l’isolamento e la rassegnazione, per sostenere e far crescere i movimenti che si battono contro il razzismo e la recrudescenza di fascismo e nazismo, per l’affermazione della dignità delle donne, per la democrazia, la cultura, i beni comuni e l’ambiente, la giustizia sociale, la scuola pubblica, la solidarietà e la pace.
Tutti coloro che non hanno deposto le speranze di costruire insieme un futuro più giusto ed umano qui possono mettere in comune la propria voce e la propria ansia di cambiamento.
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