Crack Banca Marche: il Giudice ammette tutte le parti civili, speranze per i risarcimenti
Canafoglia (Unione Nazionale Consumatori): "responsabilità civile dell'istituto"
Si è svolta martedì 16 gennaio presso il Gup di Ancona Carlo Cimini, l’udienza preliminare del procedimento per il crack di Banca Marche, che vede indagate a vario titolo (tra cui la bancarotta fraudolenta) 16 persone tra ex dirigenti, amministratori, funzionari.
Sono stati ammessi come parte civile ben 2800 azionisti, dei quali quasi 2.700 assistiti dall’Unione Nazionale Consumatori attraverso l’avvocato Corrado Canafoglia.
“Risultato importantissimo dopo tre anni di lavoro – sottolinea il legale senigalliese – perché l’ammissione di tutte le parti civili (compreso l’unico Comune ad averne fatto richiesta, Jesi, n.d.r.) rappresenta un caso raro in Italia e perchè è stata accolta la richiesta di chiamare in causa come responsabile civile Banca Marche, nella fase di amministrazione coatta del commissario liquidatore Bruno Inzitari.
Banca Marche aveva fatto stipulare una polizza assicurativa per le azioni compiute da amministratori e dirigenti: ciò apre una strada per il risarcimento economico per le migliaia di persone che hanno perso denaro in seguito al crack della banca. Abbiamo speranze”.
La prossima udienza è fissata per metà febbraio mentre per la conclusione delle udienze preliminari bisognerà attendere la fine di marzo.
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