Tennistavolo: presentato alle famiglie il progetto “Il villaggio, insieme”
I dirigenti del Centro Olimpico hanno incontrato le famiglie dei tesserati delle giovanili
Mercoledì 3 e giovedì 4 i dirigenti del Centro Olimpico hanno incontrato le famiglie dei tesserati delle giovanili per presentare il progetto si cui la società sta lavorando da tempo e che nel 2018 dovrebbe concretizzarsi definitivamente.
Partendo dalla constatazione che la società ha diminuito le opportunità di socializzare attraverso il contatto fisico e che i giovani hanno un bisogno particolare di relazioni umane, lo sport può rappresentare un valido strumento se diventa anche un punto fisico di contatto al di là del momento sportivo. Un impianto, che non sia solo luogo di allenamenti o agonismo ma che permetta di trascorrere parte del proprio tempo libero in un ambiente confortevole, diventa allora essenziale per sviluppare reti di conoscenze ed amicizie.
Il passo successivo è quello di aprire l’ambiente sportivo anche ai familiari in modo da costituire una comunità variegata, aperta, trasversale in cui l’elemento “sport” rimane sullo sfondo mentre l’umanità è in primo piano. Da qui il concetto di “Villaggio, insieme” come luogo circoscritto intessuto di relazioni interpersonali che condividono uno spazio ed un progetto.
Il Centro Olimpico, per le caratteristiche costruttive volute a suo tempo dal Maestro Pettinelli, si presenta come un luogo ideale. La palestra, non grande ma neanche piccola, senza tribune, è il luogo del gioco e dell’impegno sportivo. La hall, perfettamente arredata e con un punto ristoro funzionante, è separata dalla palestra da una enorme vetrata che isola i due ambienti dal rumore ma non dal “vedersi”. Qui i genitori possono guardare i propri figli giocare ma anche incontrarsi di fuori degli orari dei corsi, in altre parole relazionarsi tra loro. Banditi i video-giochi ma anche la presenza di pubblicità invasiva perché ritenuta un messaggio diseducativo che spinge al consumismo.
E per i figli il Tennistavolo Senigallia mette a disposizione uno ambiente “sicuro” e personale tecnico specializzato (istruttori federali di differenti livelli) ma anche un professore universitario di grafologia (e presto anche psicologo) per indagare su quegli aspetti comportamentali che a volte sono sintomo di disagi interiori che il giovane non riesce a comunicare con gli adulti. I ragazzi, se vogliono, possono svolgere i compiti scolastici o trovarsi con gli amici per approfondire ricerche.
Il progetto del “Villaggio, insieme” è stato presentato legato alle iniziative di Servizio Civile (sono due i volontari assegnati con bando pubblico nazionale) e al Servizio Volontario Europeo (il progetto è stato approvato ma non finanziato per mancanza di fondi).
Questi due accreditamenti infatti, inesistenti in ambito sportivo (solo poche unità sulle circa 70.000 società aderenti al CONI tramite federazioni, enti di promozione e discipline associate) qualificano la consistenza dei progetti sociali messi in campo dal Centro Olimpico.
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