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Grande successo per il “Canto di Natale” del Nuovo Teatro Melograno

I prossimi appuntamenti con "A Christmas Carol" sono per il 25 e 26 dicembre

Canto di Natale

Alzi la mano chi non ha letto, visto o ascoltato almeno una volta il celeberrimo “Canto di Natale” di Charles Dickens, opera del 1843 entrata oramai di diritto nell’immaginario collettivo un po’ di tutti.

La trama della favola Gotica è ben nota: le vicende raccontano della conversione del vecchio e tirchio Ebenezer Scrooge, visitato nella notte di Natale da tre spiriti (il Natale del passato, del presente e del futuro), preceduti da un’ammonizione dello spettro del defunto amico e collega Jacob Marley, una storia che si presta a molteplici sottolivelli di letture e affascina i lettori di generazioni diverse, non facendo eccezioni né per grandi e nè piccini.

Che Natale sarebbe senza l’opera di Dickens? Un Natale probabilmente più povero, con una casella vuota, un tassello mancante. A riempire questo spazio ci ha pensato (egregiamente, è il caso di dirlo) la compagnia Teatrale il Nuovo Melograno che ha regalato ai tanti accorsi un piccolo gioiello(lo spettacolo è già andato in scena il 22 e 23 dicembre, e verrà riproposto anche nelle giornate del 25 e 26 dicembre alle ore 18.00).

La regia è di Daniele Vocino, con Cristian Strambolini, Daniele Vocino, Catia Urbinelli, Giacomo Sorana, Angelica Badioli, Roberto Carletti, Carmen Bilancia; i costumi a cura di Catia Urbinelli, le
scenografie Roberto Montagna ed il tecnico audio / luci Riccardo Montanari.

A Christmas Carol” confezionato dal Melograno è un congegno ad orologeria fatto di tanti meccanismi che proiettano gioco forza lo spettatore nell’Inghilterra Vittoriana. La voce narrante è quella dello stesso Jacob Marley (Daniele Vocino) che, dopo aver sottolineato senza possibilità di replica il suo stato di defunto, inizia il percorso di conversione dell’avarissimo Scrooge.

I fatti rispetto l’originale si svolgono tutti all’interno dell’ufficio del tirchio ma per il resto l’intreccio rimane invariato: uno dopo l’altro, i fantasmi, passati, presenti e futuri si presentano al protagonista con la loro lezione che, passo dopo passo, inizia a portare frutto e scalfisce l’arido animo del vecchio.

I ricordi di quello che fu, delle occasioni presenti sfumate e del tetro destino che lo aspetta sono messe in scena come tanti tasselli di un domino che alla fine mostrerà il compimento del percorso di redenzione del vecchio avido.

I fantasmi, e tutti i personaggi, hanno il grande merito di prendere per mano gli spettatori presenti ed accompagnarli nel medesimo viaggio per tutti uguale e diverso attraverso i propri Natali passati, presenti e futuri.

Menzione d’onore anche alla scenografie che giocano un ruolo preponderante in questo viaggio attraverso lo spazio ed il tempo. In definitiva, se volete vivere “di Natale passato, presente e futuro” e volete che, almeno un pezzettino, della festa più bella sia tutti i giorni, allora non potete non vedere un Canto Di Natale così ben confezionato.

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