Aveva accusato il padre di aver abusato sessualmente di lei e di aver permesso che fosse abusata anche da altre persone. Ai tempi dei fatti la ragazza aveva appena 9 anni.

Con questa gravissima accusa il padre, un45enne di Senigallia, era stato condannato in primo grado a 9 anni di carcere. Ora, a distanza di sette anni da queste pesantissime accuse la presunta vittima sarebbe sul punto di scagionare l’uomo e di riaprire la vicenda giudiziaria.

Ai tempi delle accuse, la ragazza, oggi maggiorenne, aveva riferito alle autorità di essere stata violentata all’interno di un casolare da persone incappucciate, il tutto con il bene placido dei genitori; non solo: il padre stesso avrebbe abusato più volte di lei e le violenze avrebbe riguardato anche la sorellina più piccola che ai tempi aveva appena due anni. Le due bimbe furono allontanata della famiglie e affidate ad una nuova famiglia.

Nonostante il padre dichiarò più volte la sua innocenza in primo grado arrivò la condannato a nove anni. La figlia infatti ha rilasciato una dichiarazione spontanea, al suo nuovo legale, l’avvocato Roberto Paradisi, nella quale ritratterebbe ogni accusa. La giovane, che comunque avrebbe subito violenza sessuale da parte di alcuni vicini di casa, avrebbe accusato il padre perchè suggestionata.

Persone attorno a lei avrebbero infatti insistentemente inculcato in lei l’idea anche il padre avesse abusato di lei, tanto da creare in lei la convinzione che ciò fosse realmente accaduto. Il prossimo 26 febbraio i genitori, assistiti dall’avvocato Domenico Liso, saranno nuovamente alla sbarra in Corte d’Appello, dove la ragazza, dovrebbe riferire al giudice con la sua nuova deposizione.