Rapporti tesi da sempre ed un cancello automatico rotto: sarebbero questi gli ingredienti che hanno portato alla furibonda lite culminata con l’esplosione di un colpo di fucile in aria. I fatti risalgono alla serata del 16 dicembre in un’abitazione situata al Vallone. Protagonisti dell’accesissimo litigio, padre e figlio.

Sui fatti indagano gli uomini del Commissariato di Polizia di Senigallia, coordinati dal vice questore aggiunto Agostino Licari. Le autorità, giunte repentinamente sul luogo, avrebbero diviso non senza difficoltà i due litiganti e raccolto le testimonianze dei parenti e vicini. E’ emerso che i dissapori tra i due perdurano da diverso tempo e spesso, ad innescare feroci litigi bastano motivi anche futili, come in questo caso.

Sul posto sono immediatamente intervenuti gli agenti del Commissariato di Polizia: il clima in casa era a dir poco teso; le autorità hanno subito accertato che l boato denunciato dai vicini era stato causato sarebbe stata la rottura del cancello automatico dell’abitazione. Padre e figlio si sarebbero rinfacciati reciproche colpe su chi fosse stato il responsabile del danno.
Al culmine della diatriba il padre avrebbe imbracciato un fucile da caccia regolarmente registrato con l’intento di spaventare il figlio. Momenti concitati in cui  i due sarebbero venuti a contatto fisico: il giovane, nel tentativo di disarmare il genitore, avrebbe afferrato il fucile dalle mani del padre e sparato volontariamente in aria al fine di scaricare l’arma e renderla inoffensiva.

I poliziotti, dopo aver separato i due litiganti, hanno trovato nell’abitazione anche altri fucili e diverse centinaia di cartucce. Il materiale. È stato posto sotto sequestro; al momento gli investigatori si riservano comunque di accertare le specifiche responsabilità dei due litiganti e di procedere al deferimento all’autorità giudiziaria.