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Ruba un’auto: bloccato ed arrestato dalle volanti della Polizia di Senigallia

Aveva con sè anche numerosi arnesi atti allo scasso

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Nel tardo pomeriggio del 17 dicembre il personale della Squadra Volante del Commissariato di Polizia di Senigallia, impegnato nei servizi di contrasto ai reati predatori, ha tratto in arresto un pericoloso latitante albanese , clandestino, resosi responsabile di un furto ad Ancona.

Il fatto ha avuto inizio nel capoluogo a seguito di una denuncia da parte del titolare di un’azienda in merito al furto di una vettura. Per sfortuna del ladro, il mezzo era dotato di un sistema di localizzazione.

L’operatore della Questura, dopo aver diramato le ricerche, è rimasto in contatto con il derubato che intanto seguiva i movimenti del veicolo rubato.

L’auto si stava dirigendo nell’interno del territorio di Senigallia: a quel punto una Volante si è portata in zona per intercettare il mezzo e bloccarlo; dopo un inseguimento e non poche difficoltà gli agenti sono riusciti ad avvicinarsi al veicolo e ad affiancarsi costringendo l’uomo alla guida ad arrestare l’auto.

Dopo aver bloccato l’uomo, questi è stato condotto in Commissariato e sottoposto ad ulteriori accertamenti. Da un controllo al veicolo, all’interno sono stati trovati numerosi arnesi atti allo scasso, a riprova del fatto che il soggetto fosse dedito alla commissione di furti.

L’uomo, C.S., albanese, di 26 anni, oltre a risultare clandestino sul territorio nazionale, risultava essere destinatario di un’ ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Firenze: per condanne pregresse doveva scontare la pena ad oltre un anno e mezzo di reclusione.

Pertanto, dopo aver ascoltato le persone informate del furto all’interno dell’azienda e, ricostruito l’accaduto, il soggetto è stato dichiarato in stato di arresto e condotto in carcere.

Nella mattinata del 18 dicembre si è tenuta l’udienza di seguito alla quale il Giudice ha convalidato l’arresto e, considerata la gravità dell’azione delittuosa commessa ma anche i precedenti penali dell’arrestato, ha disposto la misura della custodia in carcere dove permarrà anche successivamente, al termine della misura cautelare, in esecuzione dell’ordine di carcerazione fiorentino.

Lorenzo Ceccarelli
Pubblicato Lunedì 18 dicembre, 2017 
alle ore 17:08
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